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La Provenza per le strade di Parigi

La Provenza per le strade di Parigi

Tracce di Provenza passeggiando nella capitale.

La Provenza a Parigi e i parigini in Provenza

Abbiamo già incontrato diversi segni tangibili e assaggiabili della presenza della Provenza a Parigi: i ristoranti provenzali, i negozi che propongono gourmandises del Midi, le boutique dove fare shopping Made in Provenza

Del resto, in questo periodo tra i parigini la Provenza va per la maggiore: sempre più stanchi del clima, dell’inquinamento e del traffico della capitale, scelgono il Sud-Est della Francia per trascorrere periodi che diventano più lunghi, complice il diffondersi dello smartworking sulla scorta del Covid-19.

E anche il mercato immobiliare provenzale ha registrato negli ultimi mesi un’impennata degli acquisti di case da parte dei parigini, soprattutto a Marsiglia, snobbata con malcelata spocchia fino a pochi anni fa.

Anche chi non ha modo di trasferirsi nel Midi – e chi come noi visita volentieri la capitale francese – può trovare per le strade di Parigi ampie tracce di Provenza.

Parigi, la Senna

Parigi, la Provenza nella toponomastica

Certo che c’è, Rue de Provence, a Parigi. Comincia in Rue du Faubourg-Montmartre e finisce in Rue de Rome, appena più a Nord del Boulevard Haussmann e dell’Opéra Garnier. È abbastanza lunga da attraversare due arrondissements, l’8° e il 9°, e ha anche una piccola “appendice”: all’altezza del numero 56 c’è l’ingresso di una strada privata, l’Avenue de Provence. A proposito: si chiama Rue de Provence in onore di Louis-Stanislas-Xavier, conte di Provenza, fratello di Luigi XVI e a sua volta re di Francia nel 1814 sotto il nome di Luigi XVIII.

Scarsi gli omaggi toponomastici alle città provenzali da parte della capitale: una breve e modesta Rue de Marseille parte da Rue Yves Touduc e sfocia sul Quai de Valmy, sul bordo del Canale Saint-Martin; Rue d’Aix va da Rue du Fauburg du Temple a Rue Jacques Louvel-Tessiers; Rue de Nice collega Rue de Charonne con la Rue Neuve des Boulets.

Parigi, rue de Provence

Rudy Ricciotti, archistar provenzale a Parigi

È nato ad Algeri da genitori di origine italiana e ora vive a Cassis e lavora principalmente nel suo studio di Bandol: provenzale d’adozione da parecchi decenni, Rudy Ricciotti ha disseminato la Provenza e la Costa Azzurra dei suoi progetti architettonici. Ricciotti è “quello del Mucem”, il Musée des Civilizations de l'Europe et de la Méditerranée di Marsiglia, ma ha firmato anche il Pavillon Noir (centro coreografico nazionale) a Aix-en-Provence, la Villa Navarra a Le Muy, il Museo Jean Cocteau a Mentone e il Museo L'uomo e il mare nel Principato di Monaco.

Il suo stile è inconfondibile: Ricciotti lavora il cemento con la leggerezza di un merletto.

A Parigi il pensiero e la “mano” dell’archistar si riconoscono nel nuovo Dipartimento dell’Arte Islamica del Louvre, in collaborazione con Mario Bellini Architects, e negli inconfondibili “fili” tesi di cemento del 19M, l’edificio che ospita le Manufactures de mode di Chanel, alla Porte d'Aubervilliers. Ma a Rudy Ricciotti si devono anche Les Grands Moulins dell’Université Denis Diderot, e l’Immobile T – chiamato “il Nido” – nel 13° arrondissement, lo Stadio Jean Bouin nel 16° e il Centre culturel et social di Gennevilliers, fuori comune ma all’interno del Grand Paris.

Parigi, Manufactures de Mode, particolare

La Provenza nel Metro

I riferimenti alla Provenza nella denominazione delle stazioni del Metro parigino sono timidissimi: giusto Madeleine, che si rifà a Maria Maddalena, santa patrona della Provenza, e Mirabeau, che insieme alla sovrastante Rue Mirabeau prende nome da Honoré Gabriel Riqueti conte di Mirabeau, celebre politico francese che si presentò in Provenza alle elezioni degli Stati generali del 1789 e fu nominato dal Terzo Stato a Aix-en-Provence e a Marsiglia, oltre ad aver trascorso un periodo di prigionia allo Château d’If. Ma qui si entra nell’ambito dei “si dice” e il nesso con la Provenza è sempre più sbiadito.

Parigi, chiesa della Madeleine

Partiam, partiam: la Provenza per i parigini

Per chi vive a Parigi, la Provenza è innanzitutto sinonimo di vacanze. Se chiedi a un parigino che cosa gli evoca la Provenza nella sua città, facilmente la sua risposta farà riferimento ai “punti di partenza” che evocano le estati nel Midi.

Da un lato la Gare de Lyon, da dove partono i TGV per Marsiglia, Avignone, Nizza e Monaco, per chi viaggia in treno; dall’altro, per chi si muove in auto, la Porte d’Orleans, dove si imboccano la Nationale 6 e la Nationale 7, cioè le strade che percorrono i parigini per raggiungere la Provenza. È sempre all’altezza di Porte d’Orleans, del resto, che dal périphérique si imbocca l’Autoroute du Soleil per dirigersi a Sud.

Parigi, Gare de Lyon AINo

Dove giocare a pétanque a Parigi

Sport provenzale per eccellenza, la pétanque ha i suoi estimatori anche a Parigi, dove i terrains per le dispute a colpi di bocce sono numerosi, sia in centro che in periferia:

  • Place Colette, nei pressi dei Giardini delle Tuileries e vicino ai Giardini del Palais Royal;
  • Place Emile Chautemps, un posticino nascosto e accogliente di fronte all'uscita della Gaîté Lyrique, in boulevard de Sébastopol;
  • Place des Vosges, sull'affollato andante ma con un terreno sotto gli alberi perfetto per la pétanque;
  • le Arènes de Lutèce, ench'esse affollate, accessibili al 49 di rue Monge;
  • il Jardin du Luxembourg, lungo il boulevard Saint-Michel;
  • Place du Colonel Fabien, di fronte alla sede del Partito Comunista Francese progettata da Oscar Niemeyer;
  • Square Maurice Gardette, dove oltre al terrain à pétanque c'è per il parco giochi per i più piccoli;
  • Jardin du Port de l'Arsenal, con vista sul canale e sulle barche. Si accede lungo il boulevard de la Bastille;
  • Place Paul Verlaine, tra rue du Moulin des Prés e rue Bobillot, accanto alla splendida piscina della Butte aux Cailles;
  • Place de Batignolles, a poca distanza dal parco di Clichy-Batignolles;
  • Place Suzanne Buisson, con il campo di bocce centrale, non lontana da Montmartre;
  • Bois de Boulogne;
  • Bois de Vincennes.

Pétanque, pronti per la partita?

Pétanque + pastis + cena + …

Meritano una menzione a parte alcuni luoghi di ritrovo dei giocatori di pétanque dove ci si può anche dissetare, fare uno spuntino, concedersi un aperitivo, un pasto o un dopo cena. Come Chez Bouboule, dove si gioca su sabbia e ghiaia e ci si disseta al bancone o sulla terrasse. I colleghi di My Little Paris ne descrivono perfettamente il concept: "Chez Bouboule, è come sotto il sole della Joliette ma a Parigi. Bouboule era il soprannome del nonno di Alexis, un dentista del Cantal e un fanatico della petanque. Nei suoi ristoranti, Alexis ha allestito un campo di bocce accanto al bar dove la gente punta e tira, urla e si dà pacche sulle spalle". A Parigi Chez Bouboule ha quattro indirizzi, ma quello storico e più curioso è a Pigalle, allo 0 di avenue Trudaine; gli altri sono: 46 rue d'Argout (Montorgueil) e 160 rue Saint-Denis, entrambi nel 2° arrondissement, e 26 avenue Jean Aicard, in zona Oberkampf.

E ancora:

  • Les Niçois, con il suo terrain nascosto nel seminterrato e i sapori della Provenza nel menu (7 rue Lacharrière, 11° arrondissement). Il motto? Pétanque, amour et pastis;
  • La REcyclerie, ex stazione della Petite Ceinture ferroviaria dove il terrain è tutt’uno con il caffè-ristorante, la fattoria, l’orto, lo spazio bricolage… (83 boulevard Ornano, 18° arrondissement);
  • il Bar Ourcq, dove si possono prendere a prestito le bocce per giocare sulla banchina del canale (68 quai de la Loire, Paris 19° arrondissement).