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Italiani a Nizza e in Costa Azzurra: chi siamo?

Italiani a Nizza e in Costa Azzurra: chi siamo?

L’intervista di Christian Estrosi a Montecarlonews

Christian Estrosi è il sindaco di Nizza. E gli scorre sangue italiano nelle vene: i suoi nonni emigrarono Oltralpe dall’Umbria prima dello scoppio della Grande Guerra.

Prima di dedicarsi alla politica – ormai diversi decenni fa – Estrosi era pilota di motociclismo e correva nei Grand Prix sulle due ruote (negli anni ‘70 fu quattro volte campione di Francia e strappò anche qualche vittoria nelle prove mondiali della categoria 750cc.). Oggi corre per il rinnovo del suo ultimo mandato.

L'attuale sindaco di Nizza è un politico di lungo corso, che ha rivestito anche incarichi nazionali, ma soprattutto – ed è questo che ci interessa – Estrosi conosce Nizza e la Costa Azzurra come pochi altri: già Presidente del Consiglio generale delle Alpi Marittime, Presidente della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, è stato Presidente della metropoli di Nizza Costa Azzurra dal 2012, Sindaco di Nizza dal 2008 al 2016 e di nuovo dal 2017 ad oggi.

Alla vigilia di una tornata elettorale che potrebbe riassegnargli l'incarico, Montecarlonews ha pubblicato un’intervista – firmata dal bravo Beppe Tassone – nella quale Christian Estrosi traccia l’identikit degli italiani a Nizza e in Costa Azzurra e analizza il loro rapporto con la città.

Identikit degli italiani a Nizza e in Costa Azzurra

Chi siamo, per cominciare? Residenti, francesi di seconda e terza generazione e turisti proprietari di seconde case. Da un lato, Estrosi parla di una storia comune che “ha lasciato tracce nei nostri territori transfrontalieri. Le nostre popolazioni sono miste, l'architettura della città è di ispirazione italiana. Dall’altro lato, il sindaco di Nizza fa parlare i numeri: non solo “La comunità italiana è presente in modo rilevante a Nizza con 20 mila residenti permanenti e 25 mila residenti secondari”, ma noi italiani rappresentiamo il principale mercato estero della Costa Azzurra. E ancora, “Le Alpi Marittime [il dipartimento della Regione Provenza-Alpi.Costa Azzurra di cui fa parte Nizza, ndr] annoverano 1.364 società italiane (734 iscritte alla Chambre de Métiers et de l’Artisanat e 630 alla Chambre de Commerce et d’Industrie Nice Côte d’Azur)".

Un altro punto d’incontro, rileva Estrosi, è la tavola. “La cucina di Nizza è simile agli emblematici piatti liguri (la "socca" a Nizza è la "farinata" in Liguria) e piemontesi (lo "stocca ficca" e "la bagna cauda" in Piemonte)". E, se non bastasse, il 70% dei proprietari dei 350 ristoranti della città di Nizza “sono di origine italiana”.

Nizza-Italia, un dialogo aperto

Il dialogo tra Nizza e Italia è tuttora aperto su numerosi fronti: dal potenziamento infrastrutturale – in particolare per la mobilità, con la ricerca di soluzioni complementari, anche su ferro o via mare, all’utilizzo dell’A8 – allo sviluppo dei servizi in ambito economico, sanitario, sociale e turistico, dove – spiega il sindaco Estrosi a Montecarlonews – si sta pensando di “sviluppare un circuito turistico che valorizzi il paesaggio e i settori agricoli della Francia e dell’Italia”, e che consenta ai turisti francesi e italiani di “accedere ad un percorso turistico bilingue immerso in una realtà naturale ed agricola”.

In questi casi sono chiamati in causa più soggetti istituzionali: da un lato e dall’altro delle Alpi, il Comune di Nizza e l’Area Metropolitana (Nice Métropole), le regioni Liguria e Piemonte, ma anche Sardegna, Toscana e Valle d'Aosta, oltre a Province, Comuni, Camere di Commercio, Parchi e Università. Il sindaco Estrosi calcola che al momento i progetti transfrontalieri in corso sono 26.

La lingua batte dove il fisco duole

Meno incoraggiante, almeno per gli italiani proprietari di seconde case e per quelli che hanno in programma di diventarlo, è invece l'ambito fiscale che nel febbraio 2018 ha visto la città di Nizza “fissare al 60% la percentuale della quota comunale del contributo fiscale delle abitazioni dovuto per gli alloggi ammobiliati non utilizzati come abitazione principale”. Così le parole del Sindaco che a Montecarlonews ha spiegato le ragioni di questa scelta. In termini più semplici, come spiega la testata, si tratta di un innalzamento della taxe d'habitation sulle seconde case.

Intervista integrale al sindaco di Nizza Christian Estrosi su MontecarloNews:

 

Immagine della testata: il porto di Nizza @ A. Issock - OTC Nice