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Il jeans: le tendenze del 2024 e quelle del... Medioevo

Il jeans: le tendenze del 2024 e quelle del... Medioevo

La vera storia del Denim, tessuto a Nîmes, colorato a Genova e indossato nel mondo intero. Senza mai passare di moda. Anzi, diventando leggenda.

Jeans, le tendenze 2024

Gamba larga, a vita bassa o alta. Patchwork. Colorati. Alla corsara. Come porteremo i jeans il prossimo anno? Quali sono le tendenze 2024 per il jeans?

A dirla tutta, da quando è stato creato - sì, in Provenza - il denim non è mai passato di moda. E nel 2024 i jeans saranno più che di tendenza. Accanto ai classici come gamba larga e baggy, però, vivremo alcuni revival e vedremo affacciarsi nuovi colori e stili.

Jeans a gamba larga: 2024, vita bassa o vita alta?

Uno dei jeans di tendenza per il 2024 è la gamba larga. Se li abbiamo già nell'armadio, tiriamoli fuori, altrimenti cerchiamone un paio che ci stia bene e non lasciamocelo scappare, anche perché i saldi invernali sono vicini. In Provenza-Alpi-Costa Azzurra iniziano il 10 gennaio alle 8 del mattino, e durano rigorosamente quattro settimane. Qui le indicazioni per confrontare taglie italiane e francesi.

Il must del jeans a gamba larga per il 2024 è in grigio. Per un look 100% casual, indossiamo quelli a vita bassa con una t-shirt o una camicia ampia, e la tendenza denim 2024 sarà rispettata. Se ci piace abbinarli ai tacchi alti, sostituiamo la t-shirt con un top aderente: largo al velluto.

E i jeans a gamba larga e vita alta? Come abbinarli nel 2024? Una camicetta abbottonata e le scarpe basse saranno perfette per un incontro tra amici. Per un look più urban style potremo puntare su una una giacca cropped e delle décolleté. Ma finché l'inverno si fa sentire i nostri jeans staranno benissimo con un maglione oversize e degli gli stivaletti per stare al caldo e alla moda.

Jeans 2024: bentornato, patchwork!

Uno stile casual e rilassato, ma di tendenza? Il 2024 è l'anno del ritorno dei jeans patchwork, scanzonati, facili da indossare e da combinare, in una versione attualizzata della tendenza vintage degli anni '70. Perfetti per un look total denim con giacca abbinata, ma anche per ottenere un effetto chic aggiungendo un dettaglio ricercato come una borsa a catena o un altro accessorio prezioso: un bijou dorato o un fermacapelli brillante andrà benissimo.

Per giocare con i contrasti, possimo indossare i jeans flare patchwork con una t-shirt o un pullover a tinta unita, compreso il bianco anche in versione camicia. In alternativa al patchwork più ortodosso, nel 2024 riverdemo anche i jeans con tante tasche tinta su tinta applicate nei punti più diversi.

Jeans 2024, un anno a tutto colore

Se i jeans blu, chiaro o scuro, non passano mai di moda, i jeans colorati torneranno a esserlo nel 2024, quando saranno tra i più trendy. La parola d'ordine è osare: arancio, verde, rosa... Ancora una volta, l'abbinamento col bianco non si discute.

Se ci sembra di aver osato troppo, possimo "smorzare" l'effetto dei jeans con un cardigan che ne riprende la tinta, ma in una tonalità più tenue e discreta.

I jeans larghi giocano con i contrasti

Nel 2024 sono di tendenza anche i jeans larghi, a partire dai baggy anni '90, inseriti in un look che promuove i contrasti.

La prima opzione per il jeans largo, quindi, è il maglione a collo alto (d'inverno) o il top (dalla primavera in poi) aderente, modellato sul busto. Di tendeza il rosso e altri colori intensi, anche nelle fantasie.

La scelta numero due, super chic, vede il jeans largo associato a un blazer slim-fit.

Quanto si accorciano i jeans nel 2024

Né shorts né bootcut (che pure, come abbiamo visto, saranno in campo). Il corto, nei jeans 2024, sarà sinonimo di quella lunghezza tre quarti che si portava negli anni '90, ma con più gusto.

La tendenza 2024, per questa lunghezza, infatti, vedrà trionfare jeans extra aderenti e leggins, abbinati alle camicie oversize: una combo riuscitissima.

Le mille e una vita del denim

Anche nel 2024, quindi, lunga vita ai jeans, senza soluzione di continuità: dal Medioevo a oggi, il denim ha conquistato tutti. Ma pochi sanno che la tela forse più diffusa al mondo è nata a Nîmes.

È probabilmente nell'Età di Mezzo, infatti, che i tessitori della città cominciarono a esportare in tutta Europa questa stoffa resistente ed economica. Vele per le navi, teloni, pantaloni...: già allora il denim (de Nîmes, appunto) aveva mille usi. E i marinai genovesi lo tinsero con l'indaco e lo usarono per confezionare le loro 'divise'.

Denim dipinto a mano da Eky d'Arte 

La salopette non è roba per signorine

Per la traversata dell'Oceano Atlantico e l'arrivo negli Stati Uniti ci volle ancora qualche secolo. Qui fu Löb Strauss, emigrato bavarese poi naturalizzato americano, che pensò di sfruttare il tessuto proveniente dal Sud della Francia per vestire minatori (gli stessi che indossarono per primi un nuovo modello di pantalone, la salopette), cercatori d'oro, pionieri e cowboy, protagonisti di quella corsa verso il selvaggio West immortalata da centinaia di film.

Brevetto N. 139.121

Insieme al cognato David Stern, nel 1870 Löb (che nel frattempo aveva 'anglicizzato' il proprio nome) fondò l'azienda Levi Strauss & Co. E nel 1873 il sarto Jacob Davis, che da cliente ne divenne socio, registrò con il numero di brevetto 139.121 il moderno jeans in denim, con l'orlo delle tasche rinforzato dai punzoni di rame. I pantaloni blu entravano nel mito. A Genova e a Nîmes spetta un pezzo della loro leggenda.

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