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Che fine fanno i prodotti confiscati all'imbarco dell'Aeroporto di Nizza Costa Azzurra

Che fine fanno i prodotti confiscati all'imbarco dell'Aeroporto di Nizza Costa Azzurra

Nizza ha un aeroporto con il cuore.

Aeroporto Nice Côte d'Azur e Restos du Cœur

Quante volte ci siamo chiesti che fine fanno tutti quegli oggetti – soprattutto liquidi, prodotti per l’igiene personale, ma anche bevande, alimenti e piccoli strumenti di varia natura – che il personale aeroportuale confisca ai passeggeri che si accingono a imbarcarsi, perché non sono conformi alle normative vigenti? E quante arrabbiature ci siamo presi quando è accaduto a noi?

Se ci capitasse all’Aeroporto Nice Côte d'Azur, potremmo essere un po’ meno amareggiati, perché da più di un anno i prodotti confiscati all'imbarco vengono recuperati da Restos du Coeur.

Fondata dall’attore comico e politico francese Coluche nel 1985, Restos du Cœur (nome ufficiale di “les Restaurants du Cœur – les Relais du Cœur”) è un'associazione di pubblica utilità che ha lo scopo di "aiutare e fornire assistenza volontaria ai poveri, in particolare nel settore alimentare attraverso l'accesso a pasti gratuiti, e attraverso la partecipazione alla loro integrazione sociale ed economica, nonché a qualsiasi azione contro la povertà in tutte le sue forme”.

700 chili di prodotti a settimana

La partnership tra aeroporto e associazione è partita sotto forma di test nel marzo 2022, dall’idea di un volontario di Restos du Coeur ex dirigente dell'aeroporto di Nizza. Inizialmente i volontari – che oggi visitano lo scalo aereo tre volte alla settimana – potevano ritirare solo la merce sequestrata su due nastri trasportatori all'imbarco del Terminal 2. Da fine anno hanno accesso a quasi tutti i tapis roulant dei due terminal nizzardi, e il “bottino” settimanale ha ormai raggiunto i 600-700 chili di prodotti, “escluso il Festival di Cannes” – sottolineano i diretti interessati.

Naturalmente, all’aeroporto di Nizza è attivo un sistema che consente alle persone a cui sono stati confiscati prodotti di recuperarli, a pagamento, in un secondo tempo. Ma un buon quantitativo resta comunque a disposizione dei Restos du Coeur. Solo nei primi otto mesi, cioè nella fase di test, erano stati raccolti e redistribuiti circa 22.000 prodotti, tra alimentari e non.

Una collaborazione win-win che crea vantaggi per tutti

I primi a trarre vantaggio dalla collaborazione tra Aeroporto Nice Côte d'Azur e Restos du Coeur sono, naturalmente, le persone che beneficiano dell’attività dell’associazione. Come spiega François Chantrait, responsabile della comunicazione di Restos du Coeur 06, «I prodotti recuperati sono un piacevole completamento del paniere settimanale che offriamo alle persone accolte: salumeria, prodotti per l'igiene e cosmesi, dolci vari... È un piccolo "plus" apprezzato quando la quotidianità è difficile per i più fragili».

Ma le ricadute positive dell’operazione riguardano anche la gestione aeroportuale. I controlli ai varchi di sicurezza si svolgono in un clima più sereno, le tensioni si allentano e i viaggiatori sono molto più disposti a donare i propri prodotti rimossi piuttosto che sapere che sono destinati alla distruzione. Non mancano, del resto, le testimonianze di soddisfazione all'idea di compiere una buona azione per i meno fortunati; il passaggio in aeroporto si trasforma in un inaspettato momento di solidarietà.

Da non sottovalutare, infine, il circolo virtuoso che si crea in termini di gestione sostenibile dei rifiuti.

Quali prodotti vengono redistribuiti

I liquidi fanno la parte del leone, perché tanti ancora non sanno (o sperano di farla franca) che non possono essere imbarcati a bordo di un aereo contenitori di più di 100 ml. Così, ecco accumularsi bevande, prodotti per l’igiene come shampoo, gel doccia, creme idratanti, solventi per lo smalto, perfino profumi. L’altra componente forte è quella alimentare: spiccano i prodotti del territorio, come l’olio extravergine d’oliva, che in Costa Azzurra vanta anche diverse dop e igp, ma anche i vasetti di confettura o le confezioni delle cosiddette pâtes à tartiner locali: tapenade, anchoïade e via dicendo.

Grazie ai viaggiatori inconsapevoli o distratti, i Restos du Coeur, che si occupano soprattutto della somministrazione di pasti e alimenti, riescono a offrire ai beneficiari una serie di prodotti ai quali non sono necessariamente abituati. Prodotti di qualità, che fanno da complemento a quelli “di base” messi a disposizione dell’associazione.

La “raccolta record” del Festival di Cannes

Con la fine del Festival di Cannes e del Gran Premio di Formula 1 a Monaco, il traffico all'aeroporto Nice Côte d'Azur è stato particolarmente intenso, e i media sono stati prontissimi a intercettare quello che potrebbe essere “il record di raccolta” da quando esiste la collaborazione tra Aeroporto Nice Côte d'Azur e Restos du Coeur.

Franceinfo, che ha un canale dedicato all’informazione regionale, ha sottolineato come già il primo “passaggio” dei volontari in aeroporto nella settimana successiva al Festival di Cannes, quello del lunedì, ha registrato che i prodotti sequestrati per motivi di sicurezza all'imbarco erano particolarmente numerosi: 13 casse invece delle 7 o 8 abituali.

Tra i prodotti intercettati, anche più di un ferro da stiro: trovarli nel bagaglio a mano dei viaggiatori che soggiornano in hotel non è un fatto particolarmente raro. E ai destinatari fanno davvero comodo.

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