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Bicycle Race in Costa Azzurra

Bicycle Race in Costa Azzurra

Dove e come nacque uno dei più grandi successi dei Queen.

Che cos’è l’ispirazione? Uno sciame variopinto di corridori che si trasforma nel testo di una canzone: un brano irresistibile dove a parole e musica fanno da contraltare campanelli di biciletta.

Freddy Mercury, uno sguardo sul Tour de France

Freddy Mercury in concerto, dicembre 1978

Bicycle, bicycle, bicycle
I want to ride my bicycle, bicycle, bicycle
I want to ride my bicycle
I want to ride my bike
I want to ride my bicycle
I want to ride it where I like

I Queen si trovano in Costa Azzurra, a Nizza, a registrare l'album Jazz. Freddie è nella sua stanza d’albergo. Dalla finestra vede passare il Tour de France, i ciclisti in tenuta da gara, aderente e colorata. E gli viene un’idea che si chiamerà Bicycle Race.

Bicycle Race farà parte del primo doppio singolo che fa da apripista a Jazz. L’altro lato A spetta a Fat Bottomed Girls, scritta da Brian May, e i rimandi reciproci sono evidenti: nel testo di Bicycle Race si sente «Fat bottomed girls, they'll be riding today, so look out for those beauties, oh yeah»; in quello di Fat Bottomed Girls compare il verso «Get on your bikes and ride».

Bicycle Race, il vinile

Bicycle Race, il video censurato

Per la clip video che dovrebbe promuovere sia l’album Jazz (uscito in UK il 10 novembre 1978 e quattro giorni dopo negli USA), sia il doppio singolo che contiene Bicycle Race e Fat Bottomed Girls (pubblicato già il 13 ottobre), i Queen hanno un'altra idea: riprendere un gruppone [ciclisticamente parlando, ndr] di modelle mentre pedalano nude nello stadio di Wimbledon, a Londra. Non fanno in tempo a immaginarselo che si fanno le riprese, il 17 settembre 1978.

Peccato che i canali tv dell'epoca viaggino su tutt’altra lunghezza d’onda. Considerato da taluni “scandaloso e scioccante” e da altri “sessista e strumento di palese sfruttamento”, il filmato è vittima della censura: le immagini della corsa ciclistica al femminile, che nel video si alternano a quelle di una performance degli stessi Queen, vengono modificate mediante distorsioni e filtri colorati.

Queen, 1978.jpg

Un poster che fa scandalo

I Queen ci riprovano sulla carta.

Sulla busta del singolo, lo fanno con una foto - scattata sempre durante le riprese a Wimbledon - che mostra, di schiena, una modella nuda sulla bicicletta. Nella confezione dell’album viene inserito un grande poster che ritrae un gruppo di bellissime ragazze 'come mamma le ha fatte' a cavallo delle loro bici alllineate sulla linea di partenza, pronte per una ‘corsa ciclistica’ davvero fuori dal comune.

Bicycle Race - Fat Bottomed Girls, copertina originale

In entrambi i casi, niente da fare.

La busta del singolo viene censurata e la casa di produzione, la Elektra Records, copre le terga della ragazza con il disegno di uno slip (negli USA, compare addirittura anche un reggiseno).

Il poster, a sua volta, è considerato troppo osé, almeno per il pubblico americano: mentre sugli altri mercati viene venduto nel pacchetto dell'LP, la casa discografica lo sostituisce con un innocente e anonimo coupon: l’acquirente che lo desidera può richiedere gratuitamente il proprio poster.

Bicycle Race - Fat Bottomed Girls, copertina dopo la censura

Giudizi d’altri tempi

Il dubbio è legittimo: la censura fu troppo severa?

Erano gli anni settanta: quelli della guerra nel Vietnam, ma anche di film come Star Wars, Peter Pan, Frankenstein, Superman e Lo squalo, icone della cultura pop che trovano, tutte, un riferimento nel testo di Bicycle Race.

Oggi, certo, le cose sarebbero andate diversamente. Tant’è che le diverse versioni della copertina del singolo si vendono per poche manciate di dollari sui siti di memorabilia, proprio come il famoso poster. Quanto al video clip, è alla portata di chiunque su YouTube e, al massimo, ci strappa un sorriso.

Simona Mazzolini

Queen Japan Tour 1079