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Adotta un fenicottero rosa

Adotta un fenicottero rosa

Un modo simpatico per aiutare l'intera specie e il suo habitat naturale.

Adozioni alla provenzale: i fenicotteri rosa della Camargue

C’è chi adotta a distanza un ulivo o un albero di mele, chi prende in affido un alveare o una mucca: in questo campo la ricchezza della biosfera offre possibilità quasi infinite, come quasi infinite sono le “buone cause” a cui sono legati i programmi di adozione.

Andando alla ricerca di un’iniziativa al 100% provenzale, la nostra scelta è caduta su... l’abitante più pennuto, beccuto e colorato della Camargue: il fenicottero rosa, simbolo di un territorio unico.

Coppia di fenicotteri rosa

Abbiamo scelto il fenicottero rosa perché:

  • ha un aspetto allegro e simpatico, che ne fa una perfetta mascotte;
  • ama stare in compagnia e valicare frontiere, un po’ come noi;
  • il suo habitat naturale in Provenza è un ecosistema pericolosamente fragile, che ha bisogno di un impegno costante per essere preservato. Come quello della fondazione La Tour du Valat, istituto di ricerca per la conservazione delle zone umide mediterranee con sede in Camargue, che lavora per salvaguardare questi spazi tra terra e acqua in collaborazione con una rete di osservatori delle zone umide diffusa in tutto il Mediterraneo.

Gruppo di fenicotteri rosa

Adottare un fenicottero rosa

Come si fa a adottare un fenicottero rosa a distanza?

Bastano 25 € l’anno per far parte della fitta schiera di madrine e padrini di Pat, fenicottero maschio, o Popit, fenicottero femmina: sono le mascotte della Fondazione.

Pat è nato in Camargue nel 2005 e ha percorso poco più di 2500 km, non molti per uno della sua specie. Sarà perché non si stanca mai della “sua” Camargue e si sposta di stagno in stagno. Non a caso il suo motto è "Perché andare a cercare altrove quando hai tutto quel che ti serve sotto mano?". Pensiamo che il suo social preferito sia Instagram: dato che gli piace farsi vedere in giro – avvistato già 346 volte, Pat è una vera star – probabilmente è finito in parecchi scatti. La sigla sull’anello identificativo che permette ai biologi della La Tour du Valat di seguire Pat è FTJS.

Popit ha qualche anno più di Pat – è del 1999, anche lei nata dalla più tenera età coltiva il gusto per l’avventura. Ha già volato per più di 7mila km e ha un amore spiccato per l’Italia, dove ha posato i bagagli diverse volte. Il suo posto preferito nello stivale è Grosseto: che lì ci sia qualcuno che l’aspetta? Da un po’ di tempo in qua, se ne va spesso in giro per le isole del Mediterraneo e non disdegna di fermarsi in Sardegna e in Corsica. Comunque sia, torna volentieri nella sua Camargue natale dove ha un sacco di amici. La sigla sull’anello identificativo di Popit è DFZV.

Chi sostiene Popit o Pat riceve:

  • una segnalazione via e-mail ogni volta che il fenicottero scelto viene osservato;
  • un certificato digitale di sponsorizzazione;
  • 3 o 4 numeri della “Gazette des flamants roses”, la newsletter elettronica della Fondazione;
  • una scheda digitale sulla specie.

Fenicotteri rosa in volo

Sponsorizzare una famiglia di fenicotteri

Volare costa, si sa, specie di questi tempi. Per questo le famiglie di fenicotteri si affidano volentieri alle sponsorizzazioni degli umani.

Ogni famiglia pennuta è composta da un nonno, una nonna, un papà, una mamma e un figlio e una figlia, ognuno con una storia da raccontare:

  • i fenicotteri della famiglia avventurosa non sanno stare fermi. Da quando sono nati hanno visitato un sacco di Paesi e ne vedranno ancora tantissimi per poi raccontarseli a vicenda: la loro curiosità non conosce limiti. Nonno Marco ha all’attivo oltre 17mila km di volo, nonna Sofia si considera “la regina del mondo” e papà Indiana si orienta meglio di un GPS;
  • la famiglia camarghese è sedentaria: si è stabilita definitivamente nella Camargue – che conosce come le sue tasche – e le sue tre generazioni, tutte nate sull'Etang du Fangassier, non hanno mai lasciato la regione. Portano nomi tipicamente provenzali – Marius, Fanny, Antonin, Manon… – e sono fenicotteri decisamente attaccati alle radici;
  • i membri della famiglia innamorata vivono una vita in rosa. Corteggiano il partner danzando, tubano almeno 4 mesi all'anno e non concepiscono un il futuro senza figli. Attenti e devoti al benessere della prole, si alternano giorno e notte per nutrire e curare gli ultimi nati. I loro nomi – Valentin, Aimée, Cupidon, Aphrodite, Roméo e Jasmine – sembrano usciti da un romanzo della serie Harmony;
  • “va dove ti porta il vento”, pensano i fenicotteri della la famiglia expat. A loro piace vivere in Paesi diversi da quelli in cui sono nati e scoprire altre tradizioni. Curiosi, amanti delle sfide e delle nuove opportunità, gli expat non hanno paura di partire per realizzare la vita dei loro sogni. Papà Rico, ad esempio, ha scelto l’Italia, mamma Dolores ha preferito la Spagna, nonno Jounes e nonna Nora sono partiti senza lasciare un indirzzo.

Siccome sponsorizzare un’intera famiglia sarebbe piuttosto impegnativo, per 50 € l’anno si sceglie un membro specifico del tipo di famiglia preferito. Oltre ai regali dei sostenitori di Pat e Popit, chi sostiene un componente di una famiglia di fenicotteri riceve:

  • un poster a fumetti sulla vita dei fenicotteri;
  • un opuscolo sui fenicotteri pubblicato dalla Tour du Valat.

Pulcino di fenicottero rosa

Sponsorizzare il fenicottero dei propri sogni

Chi non è per le famiglie allargate – quelle di Popit, Pat e dei componenti dei nuclei familiari di cui sopra – può adottare un fenicottero “in esclusiva”. È un’opzione un po’ più impegnativa economicamente (100 € l’anno), ma permette di selezionare un fenicottero specifico, scegliendo il sesso e l’età (tra quelle disponibili) e dandogli il nome che si preferisce. In questo caso lo “sponsor” sarà l’unica persona a seguire il fenicottero prescelto e otterrà, oltre alle altre ricompense:

  • un invito alla giornata degli sponsor;
  • la possibilità di essere sorteggiato per partecipare a una giornata in cui si appongono gli anelli ai nuovi fenicotteri.

Fenicottero nello stagno

Una giornata tra i fenicotteri rosa

Situata nel cuore della Camargue su una proprietà di 2.700 ettari, di cui 1.845 classificati come Riserva Naturale Regionale, la Tour du Valat opera in tutta la regione mediterranea sviluppando programmi innovativi di ricerca e di gestione integrata, e incoraggiando gli scambi tra utenti e scienziati. La Fondazione impiega un'ottantina di persone e gli specialisti della sua équipe scientifica multidisciplinare (in ornitologia, botanica, idrologia, geomatica, scienze umane ecc.) sviluppano programmi di ricerca sul funzionamento delle zone umide e sperimentano metodi di gestione. Il programma di ricerca sui fenicotteri esiste dal 1977.
Per sviluppare queste attività, la Tour du Valat riceve principalmente ricercatori, accademici e manager, e non riceve il pubblico in generale. Ma ci sono delle eccezioni:

  • l’open day che si tiene intorno al 2 febbraio, Giornata Mondiale delle Zone Umide. Nel 2022 la giornata “porte aperte” sarà domenica 6 febbraio;
  • a inizio maggio, in occasione del Festival della Camargue;
  • da novembre ad aprile le visite guidate a pagamento proposte in collaborazione con l'ufficio delle guide naturalistiche su prenotazione (www.guide-nature.fr, +33 (0)6 95 90 70 48).

Raduno di fenicotteri rosa in Camargue