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2 febbraio, ore 5:00, cripta di Saint Victor

2 febbraio, ore 5:00, cripta di Saint Victor

Se vi trovate a Marsiglia il 2 febbraio, puntate la sveglia molto presto per assistere a una delle tradizioni più antiche e significative della città.

Marsiglia, la Candelora si veste di verde

L’appuntamento è nella cripta dell’abbazia di Saint Victor. Nell’antichità, il sacro luogo portava il nome di Notre-Dame de la Confession des Martyrs: l’attuale cripta corrisponde infatti alla prima basilica, edificata intorno al 420-430 per glorificare i martiri torturati e accoglierne le spoglie. Saint Victor, soldato romano convertito al cristianesimo, fu tra quelli che subirono questo triste destino.

Ancora oggi, nella cripta della chiesa ‘abita’ una statua lignea della Vergine con il Bambino in grembo: è la Madonna della Confessione: la Vergine è nera e la sua tunica è verde e oro, come quella di Gesù Bambino. E proprio il verde, come vedremo, ha un significato specifico nella tradizione della Candelora e delle relative feste che si celebrano nella basilica di Saint Victor.

Marsiglia, Notre-Dame de la Confession, nella basilica di Saint Victor

Una devozione popolare che risale all’anno Mille

Per ritrovare le origini della devozione popolare dei marsigliesi e dei provenzali per questa Vergine durante il periodo della Candelora bisogna andare molto indietro nel tempo: secondo i più la tradizione data dalla fine del XIII secolo, ma alcune fonti la fanno risalire addirittura all’anno Mille.

Sta di fatto che ancora oggi, nelle prime ore del mattino del 2 febbraio, la Vergine con il Bambino lascia la cripta per affacciarsi in superficie, dove si susseguono otto giorni di feste: celebrazioni e funzioni religiose, ma anche animazioni che perpetuano la tradizione popolare. Per tutto il periodo della Candelora la Place Saint Victor, dove è collocata l’omonima abbazia, diventa il centro di Marsiglia.

Marsiglia, abbazia di Saint Victor

Marsiglia, la benedizione della Vergine, della città e del mare

In città, non è solo il quartiere di Saint Victor ad animarsi già molto prima dell’alba. Alle 5 in punto il Vangelo arriva al Vieux Port dal mare, portato dagli studenti della Marina Mercantile. E poco dopo dal Quai des Belges parte la processione di Notre Dame de la Confession, animata dai giovani delle cappellanie.

Marsiglia, barche all'ormeggio nel Vieux Port - Foto © Objectif Images  OTC Marseille

Il percorso è in salita, ma i credenti devono camminare di buona lena: la prima messa dell'ottava della Candelora si celebrerà alle 6.00 all’interno della basilica, dopo che l’arcivescovo di Marsiglia sarà sceso nelle cripte per la benedizione della Madonna della Confessione per poi spostarsi insieme alla statua nella basilica superiore. È qui che, dopo la benedizione delle candele verdi e della città con il suo mare, alle 6:15 si tiene la Messa Solenne della Presentazione di Gesù al Tempio.

Tappa al Four des Navettes, istituzione di Marsiglia

Al termine della funzione la processione si sposta all’esterno: dietro la statua si muove la teoria dei fedeli con i loro ceri verdi benedetti tra le mani. Alle 8:00 la testa della processione si ferma per la benedizione al Four des Navettes, il forno all'angolo tra rue Sainte e rue d'Endoume che prepara, come molte panetterie e pasticcerie della città, i dolcetti simbolo di Marsiglia.

Marsiglia, il Four des Navettes

La navette è un biscotto a forma di barca che il Four des Navettes prepara dal 1781, quando fu costruito sul territorio dell'abbazia. Il primo giorno della Candelora, i marsigliesi usano portare a casa, insieme alla candela verde, una navette benedetta: per un intero anno, entrambe proteggeranno le loro dimore e le loro famiglie.

La navette simboleggia la barca che conduceva le Sante Marie sulle coste della Camargue, o forse quella che, intorno al XIII secolo, si incagliò sulle rive del calanco del Lacydon, corrispondente all’attuale Vieux Port di Marsiglia: trasportava una statua della Vergine di legno policromo, sotto la cui patina erano riconoscibili il vestito verde e la corona d'oro.

Verde Candelora

Il verde al quale il capoluogo provenzale associa la Candelora ha però anche un’altra spiegazione.

In epoca romana, il re Numa Pompilio aggiunse due mesi ai 10 del calendario allora vigente, collocando februarius (febbraio) all'ultimo posto. Secondo Ovidio, questo mese era temibile: nel passaggio tra la fine di un anno e l'inizio di quello successiv, i vivi rischiavano di essere contaminati dal contatto con l'Aldilà.

Numa Pompilio, Capitello della Giustizia, Palazzo Ducale, Venezia © Giovanni Dall'Orto

I romani introdussero allora un periodo annuale di purificazione e rinnovamento universale: l’inizio di febbraio venne dedicato alle cerimonie lustrali, i februali, che si svolgevano appunto in uno spirito di espiazione; lo stesso termine februarius deriva dal verbo februare, purificare.

Per avvicinare la sua idea di penitenza a questa purificazione pagana, la Chiesa optò per le candele verdi perché fin dall’antichità questo colore evoca l'idea della purificazione.

I numeri della Candelora a Marsiglia

Per finire, giusto un paio di numeri che ci aiutano a capire quanto i marsigliesi e i provenzali tengono alla Candelora e alla sua celebrazione.

L’insieme degli eventi religiosi e tradizionali che animano questo periodo richiama ogni anno 80mila persone.

E negli otto giorni della Candelora il Four des Navettes sforna quotidianamente quasi 10mila biscotti!

Le navettes di Marsiglia

Programma della Candelora a Marsiglia

Sul sito della Diocesi di Marsiglia è disponibile il programma delle Feste della Candelora 2020.