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Narciso e la lavanda

Narciso e la lavanda

Troppo amore per se stessi non fa bene alla lavanda. Ma il rimedio è a portata di mano.

Ogni anno, tra giugno e luglio, la fioritura dei campi di lavanda in Provenza attira turisti da tutto il mondo. Si tratta di un’invasione stagionale, portatrice di un po’ di scompiglio nel delicato equilibrio tra uomo e natura ma, in linea generale, intenzionalmente pacifica.

Ragazza tra i fiori di lavanda a Valensole © Gianni Ottonello

Eppure, il troppo stroppia. E quest’anno in particolare qualche goccia di troppo ha fatto traboccare il proverbiale vaso.

Nei campi di lavanda, in cerca dello scatto perfetto

Estate 2019: in Provenza il narcisismo diffuso di cui Instagram è moltiplicatore ha finito per generare effetti collaterali spiacevoli, qualche attrito tra turisti e coltivatori di lavanda e l’inevitabile coinvolgimento dei media.

Lavanda in fiore sull'altopiano di Valensole © Gianni Ottonello
All’origine dei problemi c’è la ricerca spasmodica dell’inquardatura perfetta che spinge ‘modelle e modelli per un giorno’ a lasciare le strisce di terreno che separano i filari di lavanda e intrufolarsi tra i cespugli di fiori: calpestarli, spezzare gli steli e far cadere le spighe è praticamente inevitabile.

In difesa della lavanda e di chi la coltiva

I produttori del Plateau di Valensole – che hanno sempre consentito ai turisti di entrare nei loro campi di lavanda durante la fioritura chiudendo un occhio anche di fronte a ‘invasioni’ sempre più affollate – si sono fatti sentire pubblicamente attraverso la stampa locale.

Farfalla tra la lavanda in fiore © Gianni Ottonello

Quella che hanno avanzato, cosa rara in tempi in cui basta un nonnulla per dar fuoco alle polveri, non è una dichiarazione di guerra, ma una proposta di gentlemen agreement: i coltivatori hanno ribadito la propria disponibilità a permettere a turisti e instagrammer di accedere ai campi di lavanda in fiore (che, ricordiamolo, sono proprietà privata), chiedendo in cambio rispetto per il proprio lavoro.

Una questione di rispetto

Cogliere l’invito di chi coltiva la lavanda – invito che preghiamo i lettori di contribuire a diffondere – non richiede molto sforzo: basta essere un po’ più accorti e un po’ meno selfiecentrici. A buon intenditor…

Campo di lavanda sotto un cielo di nuvole a Valensole © Gianni Ottonello