Studio Miraval: Brad Pitt si lancia in un’avventura musicale
La notizia è arrivata il 13 dicembre, in tempo per prenotare una sessione al mitico studio di registrazione discografica di Correns per la prossima estate. Mitico perché qui hanno registrato i Pink Floyd, gli AC/DC, The Cure, i Muse e altri pezzi da 90 del rock internazionale. E mitico – c’è da scommetterci – perché c’è lo zampino di una celeb'.
Dopo due decenni di silenzio innaturale, Studio Miraval riaprirà i battenti nella tenuta Château Miraval a Correns, l’angolo di Provenza che Brad Pitt ha acquistato insieme ad Angelina Jolie nel 2008 e ha trasformato prima in nido d’amore (qui le nozze da favola dei Brangelina), poi in tenuta viticola (la produzione di rosé è iniziata nel 2011) e, poi, appunto, in studio di registrazione.
Prima della riapertura è prevista una ristrutturazione a 360° che Brad Pitt ha voluto pianificare e supervisionare personalmente, con un occhio di riguardo all’inserimento delle tecnologie più all’avanguardia.
I tempi d’oro dello Studio di Correns
Tanto per farsi un’idea della collocazione dello Studio Miraval nel contesto musicale internazionale, i Pink Floyd hanno registrato qui The Wall. E qui hanno avuto luogo sessioni di registrazione di artisti come AC/DC, The Cure, The Cranberries e Sting.
Lo studio originario era stato fondato nel 1977 da Jacques Loussier, pianista e compositore francese, diventando nel giro di pochi anni un punto di riferimento dell’industria discografica.
In omaggio ai primi tempi d’oro Brad Pitt e il suo compagno d’avventure musicali Damien Quintard – produttore discografico francese vincitore di un Daytime Emmy Award – riporteranno questo spazio agli antichi fasti. Quanto ai secondi tempi d’oro, se l’attore statunitense avrà per la musica lo stesso fiuto che ha dimostrato per il vino, l’operazione Studio Miraval è destinata a diventare un altro successo.
Come sarà lo Studio Miraval
Nei progetti di Brad Pitt e Damien Quintard, lo Studio Miraval sarà completamente ridisegnato: “la nuova versione dello studio rende omaggio al passato ma guarda al futuro con un nuovo approccio alla registrazione”, si legge nel comunicato di presentazione.
Continuerà quindi a funzionare l'attrezzatura vintage utilizzata per registrare molti album iconici, ma la tecnologia contemporanea farà il suo ingresso alla grande: lo studio sarà costruito intorno a un mixer progettato dagli stessi Pitt e Quindard e sarà attrezzato con un sistema audio Dolby Atmos.
Chi registrerà allo Studio Miraval potrà contare su una control room di 100 metri quadrati e su una sala di registrazione di 320 metri quadrati che conserva l'acustica iconica della sala delle percussioni progettata da Loussier negli anni Settanta. Il tutto moltiplicato per otto metri di altezza. Uno spazio che, sottolinea Damien Quintard, “offre davvero la possibilità di produrre tutti gli stili di album, dal pop-rock al rap alla musica classica”.
Artisti e gruppi che decideranno di fermarsi a registrare allo Studio Miraval potranno approfittare anche della piscina, del rooftop e del servizio di catering d’eccezione dello Château Miraval.