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Cinque cose da sapere su Chanel N° 5

Cinque cose da sapere su Chanel N° 5

Il profumo lanciato da Chanel nel 1921 compie 100 anni. I cinque segreti nascosti in questa intramontabile fragranza.

Sul profumo dei profumi che tra una manciata di giorni compie 100 anni si potrebbero scrivere 100 cose, forse 1000. Noi ne abbiamo scelte... cinque.

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Perché Chanel N° 5 si chiama Chanel N° 5

Il nome del profumo deriva dal suo… posto nella fila.

1921. Gabrielle Chanel è in viaggio a Grasse, nell’entroterra della Costa Azzurra. Qui incontra Ernest Beaux, profumiere. Coco gli commissiona “un profumo da donna dall’odore di donna” e qualche tempo dopo Ernest torna da lei con due serie di campioni numerati, dall’1 al 5 e dal 20 al 24.

Pour réaliser de grandes choses, il faut d'abord rêver.

Gabrielle li odora e resta affascinata dal N° 5, composto di note di testa acide e agrumate come l’aldeide (un composto sintetico con un sentore di arancia), il neroli, il limone e il bergamotto, da note centrali floreali che in parte richiamano Grasse, capitale della rosa di maggio e del gelsomino (ma nel N° 5 si sentono anche ylang-ylang, iris e mughetto), e da note di fondo con una connotazione più maschile, dal vetiver al sandalo, dal muschio al cedro.

Il numero del flacone diventerà il nome del profumo: “Chanel N°5” si chiama così per il numero del campione che seduce Coco Chanel.

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5, il numero portafortuna di Coco Chanel

Gabrielle Chanel è convinta che il 5 sia il suo numero porte-bonheur e, che ne sia consapevole da subito o meno, ha il marketing nel Dna. Sta di fatto che non lascia al caso la data del lancio del suo nuovo profumo: fa debuttare Chanel N° 5 il 5 maggio 1921.

Je ne fais pas la mode. Je suis la mode.

È Coco stessa, a quanto riporta un’intervista rilasciata a Le Figaro, a dire a Monsieur Beaux: “Lancio la mia collezione il 5 maggio, il quinto mese dell'anno, quindi diamogli il numero che indossa e che il numero 5 gli porti fortuna”.

Nulla di strano se, per un periodo non breve, il 5 maggio è la data scelta dalla Maison per lanciare nuove campagne di comunicazione, o le variazioni (Eau Première, L’Eau…) del suo profumo più identitario.

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Le cinque versioni del flacone di Chanel N° 5

Une femme sans parfum est une femme sans avenir.

Dalla boccetta originale, il contenitore del profumo Chanel N° 5 ha affrontato quattro relookages significativi, arrivando quindi a cinque versioni differenti. Diverse ma non troppo, anzi con un tratto immutato: la geometricità delle linee e un richiamo costante alle fattezze del diamante grezzo. Linearità e purezza, semplicità ed eleganza.

I cinque flaconi datano 1921 (la forma originaria), 1024, 1950, 1970 e 2012. Il più longevo, e complessivamente più voluminoso, è quello varato nel 1970: ha resistito ben 42 anni.

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Chanel N° 5 subisce il fascino del numero 6

Il diavolo, si sa, si nasconde nei particolari. E a volte i particolari hanno qualche lato di troppo. A quanto pare, Coco Chanel, che a Parigi è di casa fin da quando, per mantenervisi, fa la modista, subisce il fascino dell’estetica di Place Vendôme. Dapprima, negli anni Venti, la ammira dalle stanze dell’Hôtel Ritz senza decidersi a trovarsi una dimora stabile, né qui né altrove. Poi, nel 1937, affitta una suite al terzo piano dell’Hôtel per trasferirvisi definitivamente.

Ma vie ne me plaisait pas, alors j'ai créé ma vie.

E il profumo? Si rifà nella forma del tappo alle proporzioni e alla sagoma ottagonale della stessa piazza dove oggi, proprio di fronte alle finestre della Suite Coco Chanel del Ritz, si trova la boutique Chanel Joaillerie aperta dalla Maison nel 1997.

Agli osservatori più attenti, poi, non sfugge il fatto che la forma dei flaconi di Chanel N° 5 rivela anche un’altra somiglianza: richiama le fattezze di una bottiglia di vodka, a ricordare non tanto i natali russi del profumiere Ernest Beaux, quanto la liaison di Coco con il compositore Igor Stravinski.

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Chanel N° 5, da profumo a icona

La mode se démode, le style jamais.

A letto, Marylin Monroe ha detto di indossare “Solo due gocce di Chanel N° 5”. Dal 1954, la sua confezione fa parte delle collezioni permanenti del MOMA di New York.

Andy Warhol l’ha immortalato nelle sue litografie. Registi come Luc Besson ne hanno diretto le pubblicità, disegnatori come Milo Manara ne hanno firmato le scenografie. Catherine Deneuve, Carole Bouquet, Nicole Kidman e Marion Cotillard hanno interpretato la sua personalità e il suo potere di seduzione. E le Poste francesi gli hanno dedicato una serie limitata di francobolli proprio in occasione del centesimo compleanno.

Cosa manca a Chanel N° 5 per essere un’icona senza tempo di eleganza e di stile? Assolutamente niente.

Bon anniversaire.


Immagine della testata: Flacon Chanel N° 5 - Crédits Chanel