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Estate 2021: Costa Azzurra e Provenza in barca a vela

Estate 2021: Costa Azzurra e Provenza in barca a vela

In vacanza in barca a vela. Seguendo i consigli di Georges Simenon, scrittore e navigatore.

Provenza e Costa Azzurra in barca a vela

Arrivato all’isola di Porquerolles, chiedo a un tipo che passeggia sul molo:
«C’è molta gente in paese?».
Mi sorride con aria rassicurante e mi fa:
«Ma certo, signore! Ci sono perfino degli inglesi, e degli svizzeri…».
Vedendo la mia espressione, si interrompe; aggrotta le sopracciglia e ritrova subito il sorriso per chiedere a sua volta:
«Preferisce starsene tranquillo?».
«Direi!».
Mi fa l’occhiolino, senza il minimo imbarazzo.
«Allora è a cavallo! Non c’è quasi nessuno».
«Ma come? Se mi ha appena detto… gli inglesi, gli svizzeri…».
«Sì, ne sono venuti, anni fa…».
«E adesso, invece?».
«Dovrà accontentarsi dei duecento abitanti dell’isola… Duecento a voler esagerare, perché non ci sono mica tutti… Io credevo che le piacesse la folla, capisce? Volevo farle cosa gradita…»

Georges Simenon mentre attraversa il Mediterraneo in barca

In barca a vela, solo con chi vuoi

Chi parla col tipo che passeggia sul molo di Porquerolles è Georges Simenon, nel suo reportage Il Mediterraneo in barca*: siamo nel 1934. Nel 2021 la situazione è ben diversa, ma la voglia di “starsene tranquilli” è quanto mai diffusa anche a 87 anni di distanza.

C’entra il Covid, naturalmente. Ragion per cui, come ci confermano dalla piattaforma di affitto barche Click&Boat, in Provenza e Costa Azzurra le barche a noleggio stanno riscuotendo parecchio successo: «Proprio come nell’estate 2020, quando la possibilità di ridurre al minimo i contatti con la terraferma e con altri “umani” hanno spinto molti a provare – o riprovare – l’esperienza della barca, soprattutto a vela».

Le acque trasparenti davanti a Hyères

La libertà viaggia in barca a vela

Gli appassionati lo sanno: la barca è luogo di libertà per eccellenza, capace di soddisfare quella voglia di evadere e di prendere le distanze dai recinti e dalle abitudini nei quali ci costringono il tran tran quotidiano e, da quando è arrivata, la pandemia. Anche se è breve, la vacanza in barca a vela permette di ritrovare se stessi e dimenticare il resto per caricarsi di nuova energia.

In barca a vela la libertà assume molte forme. È relax totale, calma profonda. È la gioia di godersi momenti piacevoli in famiglia e tra amici. È darsi da fare con le vele e le cime, imparando ogni giorno gesti nuovi. È viaggiare leggeri, vestirsi leggeri, sentirsi leggeri, sorprendendosi di quante cose si possa fare a meno quando si è immersi nella bellezza pura. Ed è vivere a ritmi inconsueti: svegliarsi all’alba per non perdere neppure una goccia di mare e di sole, o tirar tardi la sera per approfittare di una prospettiva inusuale:

La sera lungo la costa si accende di nuovo una ghirlanda di piccole luci: Cannes, Nizza… Più lontano Villafranca, Monaco, Mentone, Ventimiglia…
Tutto sembra a portata di mano. Pare quasi di sentire la musica dei casinò e il richiamo dei croupier di Montecarlo:
«Rien ne va plus…»

A dircelo è sempre Simenon.

Georges Simenon, il Mediterraneo in barca, incipit

Provenza e Costa Azzurra, tutte le scelte possibili

Che cosa aggiungono Costa Azzurra e Provenza all’esperienza della vela? La ricchezza delle opportunità disponibili, come sottolineano gli esperti che realizzano le guide turistiche di Click&Boat. Sono loro a regalare qualche spunto agli aspiranti navigatori:

  • attraccare in un porto che ha qualcosa di speciale. La piccola marina di Cassis, ad esempio, offre una magnifica vista sul mare e sulle scogliere di Soubeyranes, ed è vicinissima a una deliziosa spiaggetta di sabbia. Al porto di Sanary-sur-Mer, annidato nel cuore della città vecchia, ogni mattina sul molo si può acquistare il pesce fresco che i pescatori riportano con i loro pointus, le tipiche imbarcazioni provenzali;
  • gettare l’ancora in rada accanto a un’isola selvaggia. Port Cros, situata a sud del Cap Bénat, nell’arcipelago delle Isole di Hyères, che dà il nome al primo parco nazionale marino d’Europa. O l’isola Verde, di fronte a La Ciotat, così boscosa che in estate gli Scout de France la presidiano per prevenire gli incendi;
  • esplorare fondali ricchi di flora e di fauna marittima, ma anche di relitti come il mercantile Chaouen, che trasportava arance da Casablanca a Marsiglia, inabissato con tutto il carico vicino all’isola del Planier. O come il sottomarino Rubis, affondato tra Cavalaire e Saint-Tropez dopo anni di onorato servizio nella Seconda guerra mondiale. Di relitti con una storia da raccontare ce ne sono a decine…;
  • frequentare ogni giorno un mercato diverso per riempire la cambusa. Nelle località più grandi si tengono quotidianamente, e uno o più giorni a settimana nei villaggi più piccoli, specie d’estate;
  • scendere a terra per un aperitivo al bar più esclusivo di Saint-Tropez, o farselo consegnare a bordo: in Costa Azzurra il delivery arriva anche in mezzo al mare.

All'ormeggio in Costa Azzurra

A vela in Provenza e Costa Azzurra: patente nautica o skipper?

Se hai la patente nautica o ti è già capitato di navigare, conosci benissimo le emozioni di cui stiamo parlando. Se invece non lo hai mai fatto o ti stai chiedendo se la barca a vela fa per te, nessun problema: anche Georges Simenon, quando si imbarcò per il suo periplo del Mediterraneo, aveva qualcuno che si occupava di tutte le questioni “pratiche”.

Il mio capitano è biondo e non ha neanche trent’anni. I quattro marinai dell’equipaggio hanno ridipinto la barca dalla punta dell’albero maestro fino alla chiglia […]

Fai come lui: scegli uno skipper che conosce già la barca, il mare e il vento, e affidati alla sua esperienza. Forse non sarà giovane e biondo, o magari sarà una skipper (bando agli stereotipi e largo all’esperienza!), ma lascia che sia lui o lei a prendere il comando del timone e goditi la combinazione di relax e avventura che può darti una vacanza lungo il Mediterraneo francese.

In barca a vela, meglio affidarsi a uno skipper esperto

* Georges Simenon, Il Mediterraneo in barca, Adelphi 2019