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Tutti a casa di Macron!

Tutti a casa di Macron!

Emmanuel Macron è tornato al lavoro. Quindi la sua casa al mare è libera. Approfittiamo anche noi del Fort de Brégançon.

Presidenti per un giorno al Fort de Brégançon

Tra telefonate a Putin per ottenere che una missione dell'Aiea visiti la centrale nucleare di Zaporizhzhia, discorsi ai cittadini per convincerli ad "accettare il prezzo della libertà" (cioè le ripercussioni energetiche ed economiche dell'invazione russa in Ucraina), altri affari di Stato e colloqui con i colleghi di altre nazioni, ad Emmanuel Jean-Michel Frédéric Macron è già toccato rientrare all'Eliseo dalle brevi e discrete vacanze al Fort de Brégançon, la - o meglio una delle - residenze ufficiali del presidente francese.

Il Fort de Brégançon - dove prima di Macron hanno soggiornato, uno dopo l'altro, de Gaulle, Pompidou, Giscard D'Estaing, Mitterrand, Chirac, Sarkozy e Hollande - è apertta alle visite, e anche noi possiamo sentirci presidenti per un giorno. O almeno per un paio d'ore abbondanti: il tempo della visita, in gruppi di massimo 20 persone, in cui una guida esperta conduce i visitatori tra le stanze del piano terra (il salotto, la stanza da pranzo, la sala riunioni e lo studio del presidente), nei giardini e lungo il cammino di ronda.

Prima di entrare nell'edificio, la passeggiata dall'ingresso della proprietà al Forte permette di apprezzare la magnifica vista sulla spiaggia di sabbia, il Mediteraneo e la costa di Bormes-les-Mimosas: che residenza presidenziale sarebbe, senza una una cornice incantevole e un panorama eccezionale?

Uno degli angoli più belli di Bormes-les-Mimosas

Sulla punta del piccolo villaggio di Cabasson, dove la Route des Vins si trascina instancabilmente verso il mare, il Fort de Brégançon costeggia le proprietà dei vicini, le famiglie reali di Lussemburgo e Belgio, anch'esse "di casa" in questo angolo paradisiaco del comune di Bormes-les-Mimosas.

L'isolotto - una maestosa roccia alta 35 metri posta a metà tra terra e mare - richiama sempre interessati e curiosi, ma ancora di più quando, sotto il sole bruciante del Midi, sventola la bandiera francese: la coppia presidenziale (in questo caso, Emmanuel e Brigitte) è tra le mura domestiche. E allora vacanzieri e giornalisti accorrono in massa, nella speranza di immortalare con uno scatto qualche momento d'intimità dei prestigiosi inqulini.

Brégançon, 2000 e più anni di storia

L'isolotto oggi dominato dal Fort de Brégançon sarebbe stato fondato dai greci 400 anni avanti Cristo, circa 200 anni dopo la fondazione di Marsiglia. Serviva da banchina per il commercio e il cabotaggio con i Liguri che, allora, popolavano la regione. Il primo nome del sito fu Pergantium e i Bormani, di origine celta ligure, furono i primi a insediarsi qui, sul bordo del mare. Poi il posto cambiò nome e divenne Briganconia, traformato più tardi in Brégançon che vuol dire "alto ed elevato". L'isolotto di Brégançon doveva la sua prosperità alla sua posizione, al riparo dai venti dell'Est: un riparo ideale per numerose imbarcazioni.

Fort de Brégançon, tra pirati, regine e Capi di Stato

Col tempo, lo sperone roccioso divenne una piazzaforte e un rifugio prezioso per gli abitanti di Bormes. Dopo che fu stato punto di ritrovo per i pirati del Mediterraneo, vide la costruzione di un forte (siamo nell'11° secolo) e divenne proprietà dei Signori di Bormes, visconti di Marsiglia. Quando, per matrimonio contratto nel 1257, beneficiò del Contado di Provenza, Carlo d'Anjou, fratello di San Luigi, ottenne dai marsigliesi Brégançon. La sua pronipote, la regina Jeanne, venne a rifugiarsi qui mentre fuggiva dalle truppe dei Regni di Napoli e di Sicilia e ci restò per sette anni.

In ogni caso, si dovette aspettare il 1483 perché Brégançon fosse riunito al Regno di Francia: nel 1480 un altro Carlo d'Anjou, ultimo sovrano di Provenza, lasciò il Contado di Provenza in eredità al re di Francia.

Durante la rivoluzione, la tenuta di Brégançon fu saccheggiata ma il forte, dotato di una potente artiglieria, restò intatto. Separato dalla tenuta omonima fin dal 1786, il Fort rimase di proprietà dello Stato, che nel tempo lo affittò a diversi privati.

Nel 1793, Napoleone Bonaparte, di guarnigione a Tolone e allora capitano d'artiglieria incaricato di riarmare le coste francesi, restaurò le difese del Forte con l'obiettivo di proteggere le rade di Tolone di Hyères.

Durante la prima guerra mondiale, poi, l'isolotto fu occupato da un distaccamento dell'armata. Nel 1919 venne declassato, per essere successivamente classificato come sito pittoresco il 24 dicembre 1924.

Lo Stato riprese integralmente possesso del Forte nel 1963. E il 25 agisto 1964 il generale de Gaulle, venuto a presiedere le cerimonie del 20° anniversario dello sbarco alleato, venne a dormire a Brégançon, attrezzato in tutta fretta per la circostanza. René Georges Laurin, allora deputato, riuscì a far classificare Brégançon come residenza presidenziale, e fu così che, con provvedimento del 5 gennaio 1968, il Fort venne riconosciuto "Résidence officielle du Président de la République".

Pierre-Jean Guth, architetto della marina nazionale e vincitore del gran premio di Roma, trasformò il forte in una piacevole residenza estiva, pur rispettando quanto restava della vecchia fortezza. La decisione di aprirlo al pubblico fu di François Hollande, che venne qui nell'estate 2012 e decise di aprire le porte ai cittadini.

Informazioni pratiche

Per il 2022, il Fort de Brégançon si può visitare fino al 21 ottobre su prenotazione (il Forte è aperto tutto l'anno solo per i gruppi, sempre su prenotazione).

Le visite, a cui partecipano al massimo 20 persone per volta, sono sempre guidate e si compiono interamente a piedi, per una durata complessiva di circa tre ore.

Per informazioni è possibile chiamare il +33 (0)4 94 01 38 38.

 

Immagine della testata: Fort de Brégançon  - C. Clier ©CMN Paris