A piedi scalzi dalla collina al livello del mare
Se la passeggiata più spettacolare di Antibes resta quella attorno al Cap, la più curiosa è la processione dalla Cappella di Notre-Dame-de-la-Garde, sull’altopiano della Garoupe, fino alla Cattedrale dell’Immacolata Concezione: si svolge ogni anno il primo giovedì di luglio.
I 10 marinai che trasportano la statua della Vergine dalla cima della collina fino alla Cattedrale di Antibes, dove viene celebrata e benedetta, scendono lungo lo chemin du calvaire rigorosamente… a piedi scalzi.
La Vergine dei marinai e dei pescatori
Per capire perché tocca proprio ai marinai questa faticaccia basti sapere che una delle due navate del santuario – luogo di alta spiritualità della Costa Azzurra, classificato monumento storico e recentemente restaurato – è dedicata a Notre-Dame de Bon Port (Nostra Signora del Buon Porto), protettrice dei marinai e dei pescatori. Inoltre all’interno della Cappella una prestigiosa collezione di ex-voto testimonia la devozione della gente di mare.
La discesa della Vergine verso la Cattedrale di Antibes è la processione più antica d'Europa: i marinai portano la Madonna in spalla dal 1016 e, una volta arrivati nella Cattedrale, è ancora la Corporazione dei Marinai di Antibes a adornare la statua con i suoi gioielli e il suo mantello ricamato d'oro, per ringraziarla della sua protezione.
Quanto ai piedi nudi, durante le prime processioni della Madonna del Buon Porto i marinai camminavano scalzi per fare penitenza. La tradizione millenaria si è perpetuata negli anni, anche se ormai si tratta solo di un aspetto rituale della manifestazione.
Due Madonne che non si fanno concorrenza
All’interno di Notre-Dame de Bon Port si può ammirare una notevole pala d'altare del 1710, opera del maestro scultore Joseph Dolle, anch’essa abilmente restaurata. Ma non è solo la Cappella a suggerire una passeggiata sulla collina della Garoupe.
Non lontano si ergono il faro e il piccolo oratorio di Notre-Dame des Amoureux, seminascosto dai rami degli ulivi. Ma tra le due Madonne non c’è competizione: antica una, e protettrice dei marinai, moderna l’altra, e dedicata agli innamorati. Consuetudine vuole che gli sposi vi si rechino dopo la cerimonia perché la loro unione sia protetta, anche perché all’interno dell’oratorio si trovano i celebri “fidanzatini” di Raymond Peynet: realizzati nel 1942, mezzo secolo dopo il loro stesso creatore accettò di installarle sulla cima della Garoupe.
La Garoupe, colpo d’occhio sulla Costa Azzurra
Anche se non si capita in Costa Azzurra proprio il primo giovedì di luglio, in qualunque giorno vale comunque la pena di fare una passeggiata sulla collina della Garoupe che sormonta il Cap d’Antibes: oltre ai due edifici religiosi già citati, infatti, si può approfittare del percorso immerso in un bosco di lecci dove fiorisce la… garoupe, nome locale di un particolare tipo di camelia trifogliata che è oggi specie protetta nel Sud-Est della Francia. Soprattutto, si può godere del panorama: dalla cima della collina la vista panoramica sulla Costa Azzurra si apre da Cannes a Mentone, passando per l'entroterra e le Prealpi. Con il bel tempo lo sguardo raggiunge da un lato l’Italia e dall’altro il Cap Camarat. Al mattino presto inoltre, quando il cielo è più terso, è possibile perfino intravvedere i riflessi della Corsica.
La passeggiata attraverso il bosco non è troppo impegnativa: l’altopiano della Garoupe raggiunge un’altitudine massima di 75 m s.l.m. Sulla cima, proprio accanto alla Cappella di Notre-Dame-de-la-Garde, un punto di ristoro è il Bistrot du Curé che all’ombra dei pini serve specialità locali, corse e francesi, e vende qualche souvenir e oggetti religiosi. Di norma chiude alle 18:00 in estate e alle 17:00 in inverno (il lunedì è chiuso), ma nel periodo dei Jeudis de la Garoupe (i giovedì di luglio e agosto) è aperto anche la sera, quando ospita gruppi musicali.
Informazioni su Antibes
Informazioni dettagliate su Antibes si trovano sul sito dell’ Office de tourisme et des Congrès d'Antibes Juan-les-Pins (in lingua italiana). Altre informazioni sono disponibili sul sito del Comité Régional du Tourisme Côte d’Azur France e su Explore France.
