Stai leggendo

Provenza: che città scegliere come destinazioni per l'autunno?

Provenza: che città scegliere come destinazioni per l'autunno?

Il clima mite e i colori della natura fanno della Provenza una meta ideale per questa stagione dell'anno. Progetti per il ponte dei Santi?

L'autunno è una delle stagioni più adatte per andare per città in Provenza: il clima ancora tiepido e i paesaggi dai toni rossi e caldi tipici di questo periodo fanno della regione Sud Provenza-Alpi-Costa Azzurra una delle mete più interessanti per un urban tour, dai centri più grandi, come Marsiglia e Nizza, alle cittadine più ‘a portata di piedi' o di bicicletta, come Avignone, Arles, Aix-en-Provence, Tolone… E, date le distanze ridotte, non è difficile costruirsi un programma adeguato alla stagione di mezzo, anche se i giorni a disposizione non fossero molti.

Perché le città? Perché le giornate più corte e le temperature un po' più basse dell'autunno rendono piacevole anche passare qualche ora in luoghi chiusi, specie verso la fine della giornata. E le città sono piene di musei, gallerie, negozi e altri spazi ineressanti. Come le terrazze dei caffè, all'aperto ma riscaldate, nelle piazze, sui viali e sui lungomare delle città piccole e grandi della Provenza.

Marsiglia e Nizza, le città nemiche-amiche in Provenza

Prendiamo Marsiglia, seconda città di Francia e capoluogo della Provenza: molte delle 50 cose da fare in città che vi abbiamo segnalato sono piacevolissime anche in autunno.

Marsiglia, l'architettura del Mucem - Foto © OTC Marseille

Tra le attività 'indoor', suggeriamo:

  • una visita al Mucem, l'ultramoderno museo dedicato alle culture dell’Europa e del Mediterraneo, e alle sue mostre;
  • un giro di shopping al recentissimo centro commerciale Les Terrasses du Port che per i marsigliesi (e soprattutto le marsigliesi) è già diventato un must;
  • una sosta al bar/ristorante dell'Hotel Dieu, ex ospedale trasformato in uno dei più lussuosi alberghi della città, con vista scenografica sul Vieux Port e su Notre Dame de la Garde.

E Nizza, eterna rivale di Marsiglia? Seconda città della regione per numero di abitanti e ‘capitale’ della Costa Azzurra, è a pochi chilometri dall'Italia e gode di un clima eccezionale tutto l'anno.

Nizza, ombrellone della terrasse di un caffè - Foto: Pixabay

Tra i musei cittadini, che sono una quindicina, spiccano il Mamac (Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain) e i musei dedicati a Henry Matisse, che visse 40 anni nel capoluogo della riviera francese, e Marc Chagall, che viveva a Saint-Paul-de-Vence, romantico villaggio arrampicato sulla collina a poca distanza dalla città.

Ma in autunno è gradevole anche passeggiare sulla Promenade des Anglais, per fare il pieno di iodio lungo il mare, o nelle viuzze della città vecchia, il Vieux Nice, al riparo da eventuali folate di vento.

Aix-en-Provence e Tolone, le piccole grandi città

Aix-en-Provence è considerata, meritatamente, la più elegante tra le città provenzali ed è chiamata, per questo, la ‘piccola Parigi’. Quanto ad allure e bellezza architettonica, in effetti, ha davvero poco da invidiare ai quartieri più chic della capitale transalpina.

Città dalla vita culturale molto vivace, anche grazie alla presenza dell'università, in autunno Aix vi accoglie con i suoi 'pezzi da novanta', come il Musée Grenet, che ha da poco riaperto i battenti, e il Centre d'Art Hotel de Caumont, hotel particulier situato nello storico quartiere Mazarine, contiguo al Corso Mirabeau.

Hôtel de Caumont - Il giardino alla francese

In questo viale, siete nel cuore pulsante della città, dove il passeggio è uno spettacolo da gustare seduti ai tavolini dellle terrasses - affacciate al sole e riscaldate - di uno dei tanti caffè. Il sabato mattina, invece, è d'obbligo una passeggiata ai mercati cittadini: fiori, antiquariato, tessuti..., in autunno, quando il turismo si fa meno invadente e più discreto, anche curiosare tra le bancarelle diventa più divertente.

E Tolone? Meno conosciuta in Italia come meta di turismo (ma i francesi la frequentano eccome), è diventata più raggiungibile da quando i treni Thello collegano Italia, Costa Azzurra e Provenza senza cambi: Tolone è una delle fermate, tra Saint-Raphael e Marsiglia. Se d'estate la 'vista' canonica sulla città e il suo porto è quella dal battello che attraversa la rada della capitale del Var, nelle giornate limpide d'autunno - vento permettendo - vale la pena di raggiungere con la cabinovia il belvedere del Mont Faron: un punto di vista decisamente unico per ammirare dall'alto il golfo e la città. Sul monte, un museo ricorda lo sbarco degli alleati in Provenza nella notte tra il 14 e il 15 agosto 1944.

Tolone, la cabinovia che porta al Mont Faron

Quanto al passeggio tra le strade cittadine, si può partire da place de la Liberté, la piazza principale, e andare in cerca delle 200 fontane che, si dice, punteggiano la città e ne raccontano la storia. Imperdibile, infine, il mercato provenzale di cours Lafayette (tutti i giorni tranne il lunedì).

Antibes, Cannes, Hyères, Avignone e Arles: città a misura d'uomo

In Provenza, cinque città contano tra 50mila e 100mila abitanti. Sono, partendo dall'Italia e andando verso ovest, Antibes, Cannes, Hyères, Avignone e Arles. Centri di interesse culturale e turistico che si visitano facilmente a piedi o a pedali, ma anche città in cui si abiterebbe volentieri.

Ad Antibes non mancano i luoghi d'arte e di cultura. Tra quelli che vi suggeriamo di visitare in città, oltre all'imperdibile Musée Picasso, due 'curiosità': il Musée Peynet (quello dei celebri 'fidanzatini') e della vignetta umoristica, e il Museo della Scuola, che ha ricostruito un'aula scolastica di una volta nei minimi particolari. Tra vecchi banchi, carte di una geografia che non esiste più, calamai, libri e quaderni che odorano di antico, il percorso a ritroso nel tempo è assicurato.

Foto: © OT Grasse

L'altra meta imprescindibile, un po' più lontana dal centro della città, è a Cap d'Antibes. Si tratta della Villa Eilenroc: insieme ai suoi giardini è il simbolo incontrastato del lusso e dello charme della Belle Epoque. Vi lasciamo immaginare la tavolozza dell'autunno in un parco di oltre 10 ettari.

Cannes è una delle città più fiorite di Francia e in autunno si veste dei toni del giallo e del rosso. Per apprezzarne tutte le sfumature, vale la pena di raggiungere i Giardini di Villa Rothschild. E il cinema? Lontano dall'allegra confusione del Féstival di maggio, potete comunque cogliere lo spirito della settima arte passeggiando lungo il Boulevard de la Croisette o seguendo l'itinerario pedonale a tema che attraversa le vie della città.

Cannes, tramonto sulla Croisette

Sempre a Cannes, si respira un'aria tutta particolare a Le Suquet, la città vecchia, dove la torre del Castre domina tutta la città dall'alto dei suoi 22 metri. Il castello, medioevale al pari della torre, ospita un'ampia collezione di strumenti musicali, oltre a opere e reperti di diversi periodi storici. In città, l'arte contemporanea si trova invece nell'edificio ottocentesco chiamato Le Malmaison.

Hyères, con il suo centro colorato e vivace e i suoi 25 km di spiagge (fantastiche per farsi scaldare dall'ultimo sole della stagione) è un vero e proprio invito al passeggio. A 'garantire' per le condizioni climatiche della città è niente meno che Leone Tolstoj, che a proposito dei Hyères scrisse: “Il clima è ammirevole. I limoni, gli aranci, gli allori, le palme sono in fiore, in foglie e in frutto durante tutto l’inverno”. L’autore di Anna Karenina era convinto che nella cittadina provenzale si potesse fare il bagno anche d'inverno. Certo, lui veniva da ben altre latitudini...

I due 'punto di vista' più interessanti per cogliere con un solo sguardo l'intera città sono, a nostro avviso, la Torre dei templari e la terrazza-giardino di Villa Noailles.

Hyères e la costa viste da Villa Noailles

Ad Avignone, altra città profondamente provenzale, tutto sembra partire dalla Place de l'Horloge, sempre molto animata (ma evitate i caffè, per lo più 'acchiappa-turisti': meglio optare per una delle tante e a volte un po' nascoste piazzette del centro). Da qui, in pochi minuti si raggiungono i due luoghi top della città, il Palazzo dei Papi, interessante di per sé ma anche per le mostre e gli allestiimenti innovativi organizzati nei suoi spazi, e il pont Saint Bénezet, o pont d’Avignon, all'esterno delle mura cittadine, reso celebre dall’omonima canzone.

Avignon, pont Saint Benezet

Meno famosi rispetto alle due vedettes della città, ma altrettanto interessanti, sono due musei avignonesi: il Museo del Petit-Palais (piccolo per modo di dire, visti i suoi 3mila mq. di superficie) permette di ammirare molte opere di arte italiana del '300-'400, inclusa una Madonna con Bambino di Sandro Botticelli; il Museo Anglado assegna invece alla città di Avignone un vero e proprio primato: custodisce la sola opera di Van Gogh - tra le 300 circa realizzate tra Arles e Saint-Rémy-de-Provence - ancora presente in Provenza.

Restando in tema, di Van Gogh Arles fu per qualche tempo luogo d'elezione. Oggi, al celebre pittore la città provenzale ha dedicato la modernissima Fondazione Van Gogh che espone a rotazione capaolavori del'artista provenienti altri musei e collezioni nazionali e internazionali.

Arles, per le vie del centro

Ma l'interesse principale che suscita questa città patrimonio dell’umanità, a nostro avviso, è il suo essere una sorta di ponte tra passato e futuro e tra cultura  e natura. Un ponte che unisce l'Arles romana (dopo Roma, Arles è la città che vanta la più alta conentrazione al mondo di vestigia del periodo romano) e quella dell'erigenda torre di Franck Gehry, la Camargue incontaminata e selvaggia - dove in autunno la luce accecante del sole estivo si fa più morbida e accogliente - e il fervore culturale della città, strettamente legato agli sforzi della Fondation Luma, dell'Editrice Actes Sud e dei molti soggetti pubblici e privati che stanno cercando di fare della città più occidentale (geograficamente parlando) della Provenza uno dei poli culturali più dinamici della Francia meridionale.