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Lungo le strade della lavanda in Provenza

Lungo le strade della lavanda in Provenza

L’itineranza nell’oro blu della Provenza spiegata da Lionel Terrail, anima delle Routes de la Lavande.

Lionel Terrail, l'anima delle Routes de la Lavande

Che cosa fai se un ricordo d’infanzia al profumo di lavanda non ti lascia più? L’abbiamo chiesto a Lionel Terrail: da piccolo lo portavano alle feste della lavanda nel villaggio natio del papà. E lui, un po' di anni più tardi, si è ritagliato un mestiere che mette la lavanda al centro del suo campo d’azione.

Da che si è affacciato al mondo del lavoro, Lionel si occupa di sviluppo del turismo e dei territori. E da oltre 10 anni lo fa per conto di un gruppo di aziende che hanno la lavanda per denominatore comune. In un primo tempo ha realizzato progetti per questa filiera attraverso l'associazione Grande Traversée des Alpes;  poi, quando l’associazione ha dovuto chiudere i battenti, riprendere e valorizzarne il patrimonio di esperienza e conoscenze gli è sembrato la cosa più naturale. Così come animare il portale Les Routes de la lavande.

Lionel Terrail

- In che cosa consiste oggi il tuo lavoro, Lionel?

I miei interlocutori sono principalmente coltivatori e trasformatori di lavanda. Li conosco tutti, la nostra passione comune per l’oro blu della Provenza crea legami che vanno oltre il lavoro. In molti casi si tratta di piccole aziende familiari che “vivono di lavanda”. Per loro e insieme a loro ideo e realizzo progetti per promuovere la lavanda e le donne e gli uomini che la fanno vivere, declinando in modi diversi il concetto di itineranza.

Lavanda a Grignan © Lionel Terrail

- Che cos’ l’itineranza? E in che modo ha che fare con la lavanda?

L’itineranza è un’immersione in un territorio circoscritto o lungo il filo di un tema che permette di vivere esperienze intense “in mobilità”. Che sia a piedi, in bicicletta, in moto, perfino in auto, nell’itineranza il viaggio non è un mero spostamento da un luogo all’altro, ma un inoltrarsi nel territorio o nel tema che si sta percorrendo, un impregnarsi di qualcosa esperienza dopo esperienza. È apprendimento, incontro. Le strade della lavanda, come quelle dei vini o dei sapori, si prestano benissimo a questo concetto.

Distese di lavanda in Provenza © Lionel Terrail

- Le strade della lavanda. Di che cosa parliamo esattamente?

In senso letterale, parliamo di 1400 chilometri di strade che attraversano la parte della Provenza in cui la lavanda è un elemento centrale, non solo del paesaggio, ma anche della vita e dell’economia locale. Fa parte della storia e della cultura dei luoghi. Parliamo delle Alpi Marittime, delle Alte Alpi, delle Alpi di Alta Provenza, del Vaucluse, della Drôme e dell’Ardèche.

Parliamo di un sito – Les routes de la lavande – che ha l’obiettivo di mettere a disposizione dei futuri visitatori di queste aree tutte le informazioni utili per progettare la loro itineranza: dove trovare i produttori, le distillerie e i musei della lavanda; quali ristoranti, alberghi e chambres d’hôtes assegnano alla lavanda un ruolo speciale; a chi fare riferimento per organizzare attività originali legate al benessere e all’aromaterapia; dove si possono noleggiare biciclette e altri veicoli che consentono un percorso a tu per tu con la lavanda... Oltre, naturalmente, alle informazioni sui villaggi e sulla collocazione dei campi di lavanda: l’attività più impegnativa, perché la lavanda “si sposta” e la localizzazione dei campi richiede di anno in anno un aggiornamento puntuale e dettagliato.

Ma parliamo soprattutto di persone, del loro lavoro e del loro desiderio di trasmettere la loro passione. Lungo le strade della lavanda, oltre ai campi coltivati a lavanda e lavandin, si incontrano donne e uomini che hanno voglia di raccontare e condividere le loro storie, che spesso coinvolgono intere famiglie, savoir-faire preziosi che si trasmettono da una generazione all’altra, alla continua ricerca del giusto equilibrio tra saperi ancestrali e innovazione nei metodi di coltivazione, raccolta, distillazione e trasformazione della lavanda.

Lavanda a Sault © Lionel Terrail

- Anche grazie all’aggiornamento dei percorsi delle strade della lavanda conosci ogni angolo del territorio. Quali “punti di osservazione” ci consigli?

Vi suggerisco tre aree, da nord a sud, con paesaggi e situazioni differenti.

La prima è nel sud della Drôme, lungo le strade tra Grignan e Nyons: qui la lavanda, più precisamente il lavandin, è parte integrante di un paesaggio in cui si alterna ai filari delle viti, e arriva nel cuore dei piccoli villaggi come protagonista della loro vitalità.

La seconda è il plateau d’Albion, nell’intrico di strade che congiungono Sault, Saint-Christol, Férrassières: un piccolo villaggio, quest’ultimo, circondato da grandi campi di lavandin; qui ci si trova in montagna e, oltre ai grandi panorami colorati da questo fiore, si gode una vista notevole sul Monte Ventoux.

Il terzo punto, più conosciuto, è il plateau di Valensole: il suggerimento, in questo caso, , è di spostarsi verso il nord est del plateau, nella zona di Puimoisson, dove la vista si apre sui campi di lavanda a 360 gradi: qui, un immenso oceano blu si apre sotto i nostri piedi.