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La Route Napoléon da Castellane a Sisteron

La Route Napoléon da Castellane a Sisteron

Sulle tracce di Napoleone nelle Alpi di Alta Provenza.
La procellosa e trepida gioia d’un gran disegno, l’ansia d’un cor che indocile serve, pensando al regno; e il giunge, e tiene un premio ch’era follia sperar

Proseguiamo, oltre 200 anni dopo, il nostro percorso al seguito di Napoleone mentre dall’isola d’Elba, dove si trova in esilio, fugge nel tentativo di arrivare a Parigi e togliere di mezzo il re.

Dopo il primo tratto della Route Napoléon che si dipana quasi interamente dal litorale all’arrière-pays della Costa Azzurra, ci spostiamo più nell’interno seguendo la strada che porta da Castellane a Sisteron.

Route Napoléon – Seconda parte

Dal Col des Lecques si può vedere, dall’alto, Castellane. Porta d’ingresso delle Gole del Verdon, eden degli escursionisti e degli amanti degli sport d’acqua dolce; Castellane è un villaggio dallo charme autenticamente provenzale. Il suo pregevole patrimonio architettonico è frutto di una storia ricca e movimentata che affonda le radici lontano nel tempo. Oltre che all’interno del Parco Naturale Regionale del Verdon, infatti, il borgo è collocato nel cuore della Riserva Geologica più grande d’Europa, classificata come Geoparco dall’Unesco.

Dopo Castellane si incontrano Senez, citato fin dai tempi del geografo greco Tolomeo, sede vescovile nel V secolo e celebre per la roccia sulla quale gli abitanti eressero una fortezza per proteggersi dall’invasione dei saraceni, e Barrême, conosciuto per il marchio di qualità Lavande fine de Barrême (vi si trova ancora una distilleria), per il patrimonio geologico e per le porte di legno di noce contornate da pietre scolpite, tipiche dell’Alta Provenza.

Il viaggio prosegue attraverso i paesaggi rocciosi e ricchi di minerali di Taulanne e Chabrières: è da queste parti che può capitare di incrociare il Treno delle Pigne, lungo la linea ferroviaria panoramica che collega più volte al giorno Nizza e Digne-les-Bains.
Oltre a vantarsi di essere capitale della lavanda (ma non è certo la sola), Digne les Bains è una città termale dove non mancano centri e spa in cui farsi coccolare. I più sportivi, invece, possono raccogliere la sfida della Via Ferrata o andare alla scoperta dei paesaggi alpini e provenzali del Pays Dignois attraverso una rete di 300 km di sentieri da fare a piedi o in mountain bike: la città è anche il punto d’arrivo del sentiero percorso da Napoleone per spostarsi da Castellane a Digne (circa 50 km da coprire in 2 o 3 giorni di cammino). Una curiosità: Digne ha ben due cattedrali; St Jérôme domina il centro della città mentre Notre Dame Du Bourg, più a nord, custodisce una cripta archeologica con un patrimonio notevole.

A Malijai, la sede del Comune è in un castello dall’eleganza classica costruito nel 1770 e abbellito da un parco alla francese. Nei dintorni, sono molteplici i luoghi a vario titolo interessanti: il vecchio villaggio abbandonato di Chénerilles, il più grande parco di pannelli fotovoltaici di Francia sull’altipiano di Puimichel e, a 5 km da Malijai, il villaggio delle Mées. Le Mées è conosciuto per due motivi: è il più grande comune oleicolo di Francia (si possono vistare uliveti e frantoi) ed è sovrastato dai penitents, una fila di rocce strette e alte più di 100 metri a cui sono legate diverse leggende. Ogni anno, a luglio, Malijai celebra il ricordo del passaggio di Napoleone con la ricostruzione di una sfida militare in costume napoleonico.

Il percorso prosegue lungo la valle della Durance, paradiso degli adepti della mountain bike. Alla confluenza di questo fiume con il Buëch, Sisteron rivela il Rocher de la Baume sulla riva destra e, sulla riva sinistra, l’altera Cittadella fortificata classificata dalla Francia monumento storico. È al suo interno che ogni anno, da metà luglio a metà agosto, si tiene il festival Les Nuits de la Citadelle. La città vecchia – con 5 torri del XIV secolo e i cosiddetti andrônes, passaggi pubblici che portano da un quartiere all’altro – è un labirinto di scale e stradine che accolgono gallerie d’arte, artigiani e ristoranti dove si più assaggiare il rinomato agnello di Sisteron. La Cattedrale Notre Dame e St-Thyrse, del XII secolo, è una pregevole testimonianza dell’arte romanica provenzale, con influenze lombarde.

Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte principalmente dal sito della Route Napoléon.


Immagine della testata di Claude Alleva - Pixabay