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Castelli del Luberon: i magnifici sei

Castelli del Luberon: i magnifici sei

Ansouis, Gordes, Lacoste, La Tour-d'Aigues, Lourmarin e Mane: un percorso tra i castelli e i villaggi del Luberon.

Alla ricerca di un pretesto per andare per villaggi nel Luberon? I loro castelli. Risalenti al Medioevo o al Rinascimento, alcuni sono in ottimo stato di conservazione, al punto da essere tuttora sede di esposizioni ed eventi; di altri non sono rimaste che rovine, ma anche loro hanno storie da raccontare. Assedi, battaglie, intrighi, amori…

Il Castello di Ansouis e l’art de vivre dell’aristocrazia in Provenza

Arroccato su uno sperone roccioso, il Castello di Ansouis domina il villaggio eponimo, la valle d’Aigues e i suoi vigneti. A dispetto dell’eterogeneità, la qualità architettonica dell’edificio è indiscutibile. La costruzione iniziò nel X secolo: la posizione dominante suggeriva la funzione di fortezza militare. Da allora il castello di Ansouis – caso unico nel Luberon – è sempre stato abitato, da cui l’ottimo stato di conservazione della costruzione e la presenza, ancora oggi, di testimonianze di diverse epoche.

Più famiglie si sono succedute nella proprietà: i Forcalquier, i Conti di Provenza, i Sabran... Modificato e abbellito nel XII e XIII secolo, e oggetto di un significativo ingrandimento nel XVII secolo, il castello è diventato l’emblema dell’art de vivre dell’aristocrazia in Provenza, tanto sotto l’Ancien Régime quanto nel Secolo dei Lumi.

Dal 2008 lo Château d’Ansouis appartiene a Frédérique Rousset-Rivière e anche i proprietari attuali hanno saputo salvaguardare e valorizzare lo spirito delle diverse epoche attraversate dall’edificio. Di più: ogni anno aprono il Castello di Ansouis alle visite da aprile a novembre.

Da ammirare, in particolare, i resti della fortezza medievale successivamente “rivestita” da uno château de plaisance del XVII secolo, le sale basse, la sala da pranzo con la sua tapisserie, le stanze François 1er, Saint Elzéar e Saint Delphine, la terrazza dei Leoni, l’Hermitage, il giardino sospeso alla francese, notevoli pezzi in gesso del XVIII secolo e… la vista straordinaria sul Luberon e la valle d’Aigues. Ma il castello deve molto del suo fascino ai suoi giardini e alle terrazze che offrono un panorama straordinario della montagna Sainte Victoire.

Info: Château d’Ansouis

Ansouis, il castello

Il Castello di Lourmarin, la piccola Villa Medici della Provenza

Grazie alla sua posizione e al suo clima, già nel XV secolo Lourmarin era luogo di villeggiatura. Il castello – l’inizio della cui costruzione risale a quest’epoca – si trova all’esterno del villaggio, abbastanza distante da altre costruzioni perché lo si possa ammirare (e fotografare) nella sua completezza.

Il Castello di Lourmarin è un edificio composito costituito da due livelli, il "castello vecchio" e il "castello nuovo": la prima parte fu eretta appunto nel XV secolo, sulle rovine di un’antica fortezza del XII; la seconda fu costruita durante la prima parte del XVI secolo. La connotazione prevalente è, comunque, quella rinascimentale. Non a caso, il castello è conosciuto come la piccola Villa Medici della Provenza.

Caduto in rovina all'inizio del XX secolo, il castello fu oggetto di un importante restauro a partire dal 1920 grazie a un ricco e generoso industriale.

Oggi la visita del Castello di Lourmarin consente di ammirarne innanzitutto l’architettura: la galleria della parte medievale manifesta un’evidente influenza italiana, mentre la facciata della parte rinascimentale, che si apre su un'alta terrazza, ricorda i castelli della Loira. Pezzo forte dell’edificio è la torre con la sontuosa scala a chiocciola: i suoi 93 gradini conducono alle camere da letto e alle zone di ricevimento. Altrettanto notevoli la loggia, i camini e il parco. All’interno del castello si possono ammirare mobili d'epoca, oggetti d'arte, strumenti musicali e incisioni.

Luogo di cultura, il Castello di Lourmarin accoglie spesso mostre d’arte e incontri musicali.

Info: Château de Lourmarin

Lourmarin, il castello

Château de Lacoste, dove visse il marchese de Sade

Il Castello di Lacoste è un castello medievale, costruito nel XI secolo e originariamente utilizzato per la difesa del villaggio. Conosciuto come “il castello del marchese de Sade”, è appartenuto a diverse grandi famiglie, come i Varac-Faralds, la signoria di Agoult, poi la signoria di Simiane. Nel 1716 Isabelle Simiane lo lasciò in eredità al cugino Gaspard-François de Sade e per diverso tempo rimase “in famiglia”.

Il divin machese lo ricevette dal padre come dono di nozze nel 1763, ma fu con la sua amante Beauvoisin che vi abitò per la prima volta. Vi rimase principalmente tra il 1769 e il 1772, per poi ritornarvi più volte, tra fughe, evasioni e prigionia nel Donjon de Vincennes. Nel 1772, approfittò del suo soggiorno per far scavare un teatro nella vicina cava.

Durante la Rivoluzione, il castello fu saccheggiato e parzialmente distrutto.

Nel 2001 lo ha acquistato il celebre stilista Pierre Cardin e ha avviato i lavori di consolidamento e restauro di quanto era rimasto dell’edificio. A tutt’oggi due torri e un'ala di pietra bianca si ergono ancora su una scarpata rocciosa che domina il villaggio di Lacoste e la valle del Calavon: la base rocciosa conferisce tuttora all’insieme il suo aspetto di “borgo” medievale, riconfermato all’interno dalla presenza della torre e di stanze scavate nella roccia. Di tutt’altro segno le opere d'arte contemporanea che lo stilista ha voluto collocare sulle terrazze e nell'arredamento dei saloni.

In estate, il castello ospita il Festival de Lacoste, con spettacoli di diverse discipline artistiche.

Info: Office de Tourisme de Lacoste - La Cure, place de l´Eglise - 84480 Lacoste - +33 (0)4 90 06 11 36. Il castello è aperto al pubblico nella stagione estiva:

  • dal 7 giugno al 4 luglio e dal 30 agosto al 12 septembre 2021: dal lunedì alla domenica 14.00-19.00, chiuso il sabato;
  • dal 5 luglio al 29 agosto 2021: dal lunedì al sabato 10.00-13.00 e 14.00-19.00, domenica 14.00-19.00.

Lacoste, il castello

La poesia nelle rovine al Castello di La Tour-d'Aigues

Impareggiabile edificio rinascimentale costruito dal 1550 al 1579, del Castello di La Tour-d'Aigues oggi rimangono solo imponenti vestigia, ma valgono decisamente una visita.

Davvero, la storia non ha risparmiato l'edificio: la costruzione iniziò nel XV secolo, su piani ispirati ai più grandi castelli dell'Ile de France, ma nel 1780 il castello fu avvolto e distrutto dalle fiamme di un grande incendio; nel 1792 durante la Rivoluzione, fu saccheggiato e bruciato una seconda volta: tra un disastro e l’altro, i grandi tetti di ardesia, gli edifici principali e le finestre andarono distrutti.

Rimangono – e sono bellissimi – i resti delle mura ispirate ai più bei castelli dell'epoca, dei quali si possono vedere ornamentazioni e raffinati dettagli; la porta d'ingresso ancora intatta che si erge come un arco di trionfo a strapiombo sul fossato irrigato dallo stagno della Bonde; le due torri d'angolo; le facciate dalle proporzioni eleganti. Le cantine, sapientemente restaurate, accolgono il museo della terracotta e diverse mostre temporanee.

In estate, il cortile principale del castello ospita spettacoli, feste ed eventi culturali, ma per cogliere intatta la poesia delle rovine è più adatto un momento di silenzio, interrotto solo dal frinire delle cicale.

Info: Château de La Tour-d'Aigues

La Tour-d'Aigues, il castello

Il Castello di Gordes e la sua vista mozzafiato

Gordes è un villaggio aggrappato a uno sperone roccioso. Visibile da notevole distanza, il suo castello si erge ancora intatto nella parte culminante del borgo, con le case che si sviluppano a spirale attorno al suo basamento: una conformazione che, insieme alla posizione dominante rispetto alla vallata, testimonia che la possente costruzione aveva la funzione di proteggere gli abitanti dagli attacchi nemici.

Il castello di Gordes è quasi millenario: le prime tracce della sua presenza datano 1031. La configurazione attuale combina architettura medievale e rinascimentale: a più riprese rinnovato e abbellito, deve gli interventi più significativi, a partire dal 1525, a Rambaud de Simiane, la cui famiglia governava diversi villaggi nei dintorni.

Lo stile oggi dominante è quello rinascimentale e il castello si caratterizza per la presenza di imponenti torri rotonde agli angoli dell’edificio principale.

Se a colpire particolarmente è l’esterno, affacciato su una delle piazze più romantiche del Luberon, il castello di Gordes ospita mostre temporanee e al suo interno è tuttora apprezzabile l’imponente camino rinascimentale nella sala principale. Ma a colpire più di ogni cosa è l’ampissima vista mozzafiato sulla campagna circostante.

Info: +33 (0)4 32 50 11 41. Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Chiuso il martedì tranne in luglio e agosto.

Gordes, il castello

Il Castello di Sauvan a Mane: il piccolo Trianon della Provenza

Il più “giovane” dei castelli più belli della Provenza è il Castello di Sauvan a Mane, nelle Alpi di Alta Provenza all'estremità orientale del massiccio del Luberon, tra quest’ultimo e la montagna di Lure.

Costruito nel 1719, il Castello di Sauvan è soprannominato “il piccolo Trianon provenzale” perché la sua architettura è ispirata a quella del Petit Trianon della Reggia di Versailles.

Unico edificio di questo stile in Provenza, il Castello di Sauvan ebbe una fortuna: completamente in rovina, venne acquistato negli anni ‘80 dai fratelli Allibert con l’obiettivo di restituirgli l’antico fascino. La ristrutturazione avvenne secondo i piani originari e la stessa cura venne posta nell’arredo, con mobili d’epoca, e nel ripristino dei giardini, oggi annoverati tra i Jardins Remarquables di Francia e classificati, al pari del castello, Monumento storico.

Il Castello di Sauvan e il suo parco di oltre quattro ettari sono aperti al pubblico e si possono visitare da marzo a novembre. Vi si accede da un lunghissimo viale di alberi enormi, andando incontro alla facciata principale: il suo frontone triangolare, le colonne e la balaustra costituiscono un insieme allo stesso tempo armonioso e imponente che esprime la maestosità della costruzione. E grazie all’intervento dei fratelli Allibert anche l'interno, restaurato con raffinatezza come l'originale, è pregevole.

Info: Château de Sauvan

Mane, il castello di Sauvan