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Break invernale on the road sul delta del Rodano

Break invernale on the road sul delta del Rodano

Da Arles alle Saintes-Maries-de-la-mer, un percorso aggiornatissimo con tutte le novità in tema di musei e fondazioni culturali, percorsi tematici, hotellerie

Arles, scena culturale 365 giorni all’anno

Il viaggio on the road in Camargue, il far west francese, comincia ad Arles, per una buona dose di cultura. Oltre ai famosi Rencontres d’Arles, uno dei festival di fotografia più famosi d’Europa, che accende l’estate della capitale della Camargue, Arles abbonda di luoghi ed eventi culturali che la rendono attraente in ogni stagione.

Qui, l’arte contemporanea si è definitivamente imposta al fianco della fotografia, come eccellenza locale.

Arles, veduta aerea © Lionel Roux - OT Arles

Un’ondata d’avanguardia venuta per restare: dalla Fondation Luma…

L’imponente complesso della Fondation Luma, nuovo epicentro culturale della città romana, è opera della mecenate svizzera Maia Hoffmann. Luma è l'attuale investimento per l’arte contemporanea più importante d’Europa.

Una torre sfaccettata ultramoderna firmata Frank Gehry ne è il simbolo inconfondibile.

L’insieme di gallerie, atelier d’artisti in residenza, ristoranti e giardini, si estende su 11 ettari e ridona vita ad un sito in disuso dalla fine degli anni ottanta, dove generazioni di arlesiens hanno costruito locomotive e binari della SNCF (ferrovie dello stato francesi). Una tappa è senz’altro d’obbligo.

LUMA Arles - Notturno © Rémi Bénali

…a van Gogh e Lee Ufan

Da non perdere, la Fondation van Gogh e la sua elegante proposta di mostre temporanee, che fa dialogare l’opera di van Gogh con quelle di artisti del nostro tempo. Come a testimoniare del segno indelebile che il genio ha lasciato ad Arles nei suoi 2 anni di permanenza.

Per le strade del centro, si incontrano diversi pannelli che indicano i soggetti reali dei suoi capolavori, come Le Café La Nuit o La Maison Jaune.
L’ultima chicca, aperta al pubblico nell'estate del 2022, è la Fondation Lee Ufan.

Per una raccolta delle sue collezioni in Provenza, l’artista minimalista sudcoreano ha scelto l’hôtel Vernon, un hôtel particulier eretto tra il XVI e il XVIII secolo, e rinnovato grazie all'intervento dell’amico Tadao Ando. Diverse sue installazioni sono presenti in gallerie e musei all’aperto in tutta la regione.

Vincent Van Gogh, Terrazza del caffè di notte, particolare © Ufficio del Turismo di Arles

Dove dormire ad Arles

Hotel de l'Amphitheatre, un intimo 3 stelle in pieno centro con il miglior rapporto qualità prezzo. Hotel de la Muette, 2 stelle, camere spaziose e colazione con prodotti locali e fait maison, per sentirsi come a casa.

Se si è in cerca di sensazioni forti invece, l’hotel Arlatan e i suoi interni coloratissimi completano l’esperienza artistica.

Un motel 60’s, transizione perfetta tra città e campagna

La tappa intermedia per spezzare l’itinerario tra Arles e Camargue è l’hotel Les Cabanettes, un motel 3 stelle appena rinnovato, nel rispetto dell’architettura esterna e del design d’interni originale del 1967. L’ex motel si trova lungo una strada piuttosto trafficata, il cui rumore è attenuato da alte siepi fiorite, non è mai fastidioso e nelle stanze sparisce.

Qui il mondo sembra fermo agli anni ‘60-‘70. Gli interni dai toni caldi, le tappezzerie ocra e le sedie in pelle, riportano indietro nel tempo, per un soggiorno decisamente retrò. Un bar dall'estetica raffinata è a disposizione degli ospiti.

A proposito di bar, o meglio di bevande, una tappa al vigneto Mas de Valériole, a 20 minuti di macchina dall’hotel, saprà soddisfare i gourmet. La reputazione dei rossi di questo Mas a conduzione familiare va ben oltre la Camargue e la Provenza. Menzione speciale per il divino rosso Beauduc e il bianco naturale Gueritout, senza dimenticare di fare scorta del loro riso scuro biologico IGP.

Mas de Valériole - La corte

Tappa a Saint Gilles, lungo il cammino di Santiago

Inoltrandosi ulteriormente nella Camargue, a pochi minuti di strada dall’hotel Les Cabanettes, vale la pena fermarsi nel piccolo borgo di Saint Gilles, una tappa dell’itinerario francese del cammino di Santiago de Compostela.

Dopo un caffé e una fougasse di Aigues Mortes in una boulangerie locale, si sale a piedi per le viuzze del paesino per ritrovarsi faccia a faccia con l’imponente collegiale, che cela i resti di una basilica romana. A nord dell’abside, i piedi delle massicce colonne sono un’inaspettata scoperta e un richiamo ai monumenti romani del centro di Arles.

Abbazia di Saint-Gilles

Verso il mare, le Saintes-Maries-de-la-mer

Proseguendo verso il cuore della Camargue, lungo le ramificazioni del delta del Rodano, gli acquitrini e le zone paludose si fanno sempre più frequenti. La strada porta verso il bac du Sauvage, dove un battello gratuito permette a macchine e ciclisti di attraversare ogni mezz’ora il Petit Rhône, il ramo del Rodano che si getta nel mare proprio alle Saintes-Maries-de-la-mer.

Poi, all’orizzonte, finalmente il mare. Il littorale del Mediterraneo qui è unico, bicolore, verde a riva e blu al largo. Il fondale è basso e sabbioso, ricco di conchiglie, telline e piccole vongole.

Le spiagge sono lunghe distese di sabbia chiara. Piccole dune si formano a ridosso della strada.

All’orizzonte ovest, si intravvede il centro abitato della cittadina di Saintes-Maries-de-la-mer.

Ponendo lo sguardo verso le terre, invece, il paesaggio è di nuovo far west. Acquitrini, bassi arbusti e il profilo dei cavalieri in passeggiata al tramonto.

Parco naturale regionale della Camargue

Le Saintes-Maries-de-la-mer: sulle tracce della spiritualità

Le Saintes-Maries-de-la-mer sono un luogo di pellegrinaggio per diverse comunità rom d’Europa: a maggio e a ottobre, diversi gruppi provenienti da Italia, Spagna ed Europa dell’Est accorrono per rendere omaggio alla Santa patrona Sara.

Secondo la leggenda, Santa Maria Maddalena, Santa Sara e Santa Maria Salomé sarebbero giunte via mare dall’attuale Palestina 2000 anni orsono e avrebbero gradualmente evangelizzato la Provenza. La regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra sta sviluppando un itinerario dedicato ai luoghi di Santa Maria Maddalena che dovrebbe aprire al pubblico nel 2024.

Le reliquie delle Sante Sara e Salomé sono i tesori custoditi nella cripta della meravigliosa chiesetta Notre Dame de la mer. Accedere al tetto (3 euro) permette di rendersi conto della situazione geografica della cittadina, estrema punta del delta del Rodano, e di ammirare, sotto un cielo azzurro vivido, il Mediterraneo a est e laguna del delta del Rodano a ovest.

Les-Saintes-Maries-de-la-Mer dai tetti della chiesa

Le Saintes-Maries e il fascino della Camargue

Anche Vincent Van Gogh ha ceduto al fascino del mare della Camargue, attirato in particolare dalla luce che vi si riflette. Si era spinto oltre Arles e Saint-Rémy-de-Provence, per posare il suo cavalletto su queste spiagge, come testimoniano i dipinti da lui realizzati qui, che raffigurano perlopiù soggetti di barche a vela, spesso in tempesta. Nelle tele dipinte in Camargue, si evince il tumulto emotivo che ha caratterizzato il suo biennio provenzale e che ha anticipato il suo gesto fatale.

Un percorso di sei pannelli che illustrano i quadri corrispondenti al paesaggio è stato inaugurato a settembre 2022. L’ufficio del turismo delle Saintes Maries de la mer propone una visita guidata sul tema in italiano.

Il nuovo museo archeologico ed etnologico, anch’esso inaugurato nell’estate 2022, espone la collezione dell’ex museo Baroncelli, dedicato all’omonimo marchese, l’inventore della Camargue, che ne ha valorizzato e rafforzato l’identità culturale che la rende così unica, e parallelamente un’interessante collezione archeologica. Quest’ultima è il frutto di ritrovamenti archeologici subacquei che attraversano 30 secoli di storia, recuperati dai fondali del Mediterraneo e del Rodano.

l direttore del museo, l’italiano Giorgio Spada, è tra gli archeologi che più hanno esplorato questi fondali negli ultimi decenni.

Vincent Van Gogh, Le barche dei pescatori sulla spiaggia delle Saintes-Maries-de-la-mer

Dove dormire alle Saintes Maries de la mer

L’ideale è fare l’esperienza di una manade, una sorta di “ranch” dove si allevano cavalli bianchi di razza Camargue, cavallini bianchi e snelli, e tori, che si distinguono da quelli spagnoli per le corna che puntano all’insù. I manadiers offrono agli ospiti un’immersione in uno stile di vita che è l’orgoglio degli abitanti di queste terre.

Qualche indirizzo: per un’esperienza rustica e accogliente Manade des Baumelles o Manade Cavallini  e l’ Auberge Cavalière du Pont des Bannes per un soggiorno 4 stelle. Non è una manade, ma lo è stato e ne conserva le tracce, Mangio Fango.

Fenicotteri rosa e birdwatching in Camargue

Percorrendo la Route d’Arles, tornando verso l’entroterra, si incontra il Parc Ornithologique du Pont de Gau. I fenicotteri rosa vi si osservano da vicino tutto l’anno, non avendo più bisogno di migrare in zone più calde. Trovano qui il clima adatto alla riproduzione e ciò di cui sfamarsi in ogni stagione. Tra ottobre e aprile si puo’ assistere alla parata nuziale, una vera e propria coreografia di corteggiamento, buffa quanto affascinante.

Il parco, nato come uno zoo negli anni 50’, è oggi una riserva naturale per i fenicotteri e molte specie di uccelli.

Per gli amanti del birdwatching e l’osservazione della flora e della fauna, il domaine de la Palissade e il Marais du Viguerat, si trovano invece a Sud di Arles, verso Port Saint Louis du Rhône.

Camargue, fenicotteri in volo sull'acqua © Lionel-Roux

Come arrivare ad Arles

I voli diretti per l'aeroprto Aereoporto di Marsiglia Provenza sono*:

  • Milano Bergamo Orio Al Serio 4 voli a settimana;
  • Milano Malpensa 4 voli a settimana;
  • Napoli 2 voli a settimana;
  • Palermo 2 voli a settimana;
  • Roma Ciampino 1 volo al giorno;
  • Venezia 4 voli a settimana;
  • voli supplementari durante le feste.

* programmazione in vigore fino al 25 marzo 2023.

All’aeroporto di Marsiglia è possibile noleggiare una macchina: il tempo di percorrenza Marsiglia-Arles è di 1 ora.

Beatrice Manzato

Arles, per le vie del centro

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