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Sulla terra degli dei. Marc Chagall e il mondo greco

Sulla terra degli dei. Marc Chagall e il mondo greco

In una mostra al Musée National Marc Chagall di Nizza, l'incontro tra l'artista e la mitologia.

La mostra Sulla terra degli dei. Marc Chagall e il mondo greco, esposta al Musée National Marc Chagall di Nizza dal 16 novembre 2019 al 27 aprile 2020, approfondisce il rapporto tra Marc Chagall e la Grecia antica attraverso un insieme di opere esposte al pubblico solo in rare occasioni.

L’esposizione – curata dai commissari Anne Dopffer e Jean-Baptiste Delorme – trae spunto dai due viaggi che l’artista russo dedicò alla Grecia, nel 1952 e nel 1954, dopo il suo ritorno dagli Stati Uniti in Europa avvenuto nel 1948.

Da queste due esperienze ‘sul campo’ e dalla lettura dell’Odissea di Omero e del romanzo pastorale Dafni e Cloe di Longo, scrittore greco del II-III secolo d.C., Chagall trasse ispirazione per numerosi progetti. Le opere che ne scaturirono possono essere considerate una felice sintesi della molteplicità di tecniche sperimentate dall’artista: dai libri illustrati al mosaico monumentale per la Facoltà di Legge di Nizza, fino alle scene e ai costumi del balletto Daphnis et Chloé per l’Opéra di Parigi.

La mostra del Musée National Marc Chagall dà ampia testimonianza di queste esperienze artistiche, attraverso le quali Chagall getta una nuova luce sulla cultura mediterranea e su alcuni dei suoi classici.

I viaggi in Grecia di Marc Chagall

Nel 1949, mentre la Costa Azzurra richiamava artisti del calibro di Matisse, Picasso, Magnelli e Léger, Marc Chagal posò i bagagli a Vence, dove visse per il resto della sua vita. Ma non senza parentesi.

Nel 1952 l’artista compì infatti il suo primo viaggio in Grecia, nell’isola di Paros: il suo primo contatto diretto con una terra cantata dagli aedi e intrisa di mito. A condurlo fin qui fu l’incarico ricevuto dall’editore Tériade, di origine greche, che lo aveva invitato a illustrare il Dafni e Cloe di Longo. L’incontro del pittore con i colori e la luce del paesaggio greco è reso mirabilmente nelle sue opere.

Durante il suo secondo viaggio in Grecia, che intraprese nel 1954 nell’ambito dello stesso progetto, Chagall toccò di nuovo Paros e vi aggiunse un soggiorno a Nauplia: una meta artisticamente molto prolifica, date le numerose tempere che l’artista russo vi dipinse.

Marc Chagall tra mitologia e natura

L’illustrazione del romanzo pastorale Dafni e Cloe realizzata per conto dell’editore Tériade rappresenta per l’artista russo il primo confronto con un soggetto differente dai temi biblici che gli sono familiari: la mitologia. Ed è proprio il mito greco, unito alla fascinazione per la luce e la naturalità del paesaggio greco, a spingere Chagall a esprimersi valorizzando al massimo le sue capacità nell’uso del colore.

Il risultato è una policromia intensa e nel contempo naturale, in cui le figure – umane, animali e vegetali – sono costruite con il colore mentre lo sfondo è abbozzato con leggeri tocchi di penna e di pennello. Il soggetto per lui inconsueto è ‘domato’ dal talento e dalla mano dal pittore, fino a sfociare in affollate e gioiose scene agresti. E anche il tempo è scandito dal succedersi quasi ingenuo delle stagioni e delle loro ritualità, come il raccolto d’estate e la vendemmia d’autunno.

Marc Chagall e Dafni e Cloe, dall’Opera alla Fenice

Il percorso artistico di Marc Chagall e la storia del mito di Dafni e Cloe sono destinati a intrecciarsi di nuovo. Quattro anni dopo il suo secondo viaggio in Grecia, infatti, nel 1958, l’Opéra di Parigi affidò all’artista russo – che considerava la capitale francese come la sua seconda città natale e che vi abitò a più riprese – l’incarico di realizzare scenografie e costumi per il balletto Daphnis et Chloé.

Nell’occasione Chagall, forse anche grazie all’affinità che immediatamente manifestò per Ravel e la sua musica, diede vita a una Grecia pastorale e sognata, capace di cogliere in pieno la sublimità e la leggerezza delle quali l’arte tersicorea è massima interprete.

Una nuova versione del balletto Daphnis et Chloé con i costumi di Chagall, infine, fu eseguita nel 1972 al Teatro La Fenice di Venezia.

La collezione permanente del Museo Nazionale Marc Chagall

Realizzato mentre il pittore era ancora vivente e inaugurato nel 1973, il Museo Nazionale Marc Chagall di Nizza ospita la serie di 17 dipinti che illustra il messaggio biblico attraverso la Genesi, l’Esodo e il Cantico dei Cantici. Chagall stesso ne fece dono allo Stato francese nel 1966.

Nel 1972, l’artista consegnò al museo gli schizzi preparatori dell’opera Messaggio biblico, alcune vetrate e sculture, mentre nel 1986 il museo stesso acquisì per donazione la serie completa di schizzi e gouaches realizzati per l'Esodo, insieme ad altri 10 dipinti tra i quali il trittico Resistenza, Resurrezione, Liberazione.
Grazie a questi lasciti e a successive acquisizioni, oggi il museo di Nizza accoglie una delle più ricche e significative collezioni di opere di Marc Chagall.

Informazioni

Sulla terra degli dei. Marc Chagall e il mondo greco
Musée National Marc Chagall
Avenue Docteur Ménard, Nizza
+ 33 (0)4 93 53 87 20
16 novembre 2019-27 aprile 2020
Dal mercoledì al lunedì, dalle 10:30 alle 10.00 - 17.00 24 e 31 dicembre la vendita dei biglietti termina alle 15.30. Chiusura il martedì, il 25 dicembre e il 1°gennaio.
Tariffe mostra + collezione permanente + audioguida (in italiano): 10 €, 8 € (tariffa ridotta), 8.50 € (gruppi, min. 10 persone).