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La Provenza nella tavolozza di Raoul Dufy

La Provenza nella tavolozza di Raoul Dufy

L’ebbrezza del colore all'Hôtel de Caumont-Centre d'art di Aix-en-Provence.

Omaggio provenzale a Raoul Dufy

Dal 6 maggio al 18 settembre 2022, l'Hôtel de Caumont-Centre d'art di Aix-en-Provence rende omaggio all'opera del pittore francese Raoul Dufy (1877-1953) con la mostra "Raoul Dufy, l'ivresse de la couleur".

Raoul Dufy, La jetée-promenade à Nice, vers 1922, photo Paris Musées  Musée d'Art Moderne © Adagp, Paris, 2022

L’Hôtel de Caumont-Centre d'art propone più di novanta opere, provenienti principalmente dal Musée d'Art Moderne di Parigi – che detiene una delle più ricche collezioni dell'artista e collabora all’organizzazione dell’esposizione provenzale insieme a Paris Musées –, ma anche da collezioni pubbliche e private francesi e internazionali.

"Raoul Dufy, l'ivresse de la couleur" mette in evidenza il grande virtuosismo dell'artista in una notevole varietà di tecniche, dall'olio all'acquerello e al disegno, passando per l'incisione e la ceramica. E lo fa sottolineando gli stretti legami che Dufy aveva con la Provenza e l'opera di Paul Cezanne, tracciando anche la carriera dell'artista nel suo insieme.

Raoul Dufy, La terrasse sur la plage, 1907, photo Paris Musées  Musée d'Art Moderne © Adagp, Paris, 2022

Dufy e Braque, due modi di vedere (e dipingere) la Provenza

Nato a Le Havre, Raoul Dufy fu inizialmente influenzato dagli impressionisti Claude Monet ed Eugène Boudin, ma fu l'esempio di Henri Matisse e dei fauves a rivelargli il potere del colore e la forza del disegno.

Fu nel 1908, durante un viaggio nel sud della Francia in compagnia di Georges Braque, che Dufy esplorò la zona dell'Estaque così cara a Cezanne. Mentre Braque si unì al cubismo un anno dopo, Dufy continuò ad esplorare l'opera di Paul Cezanne fino alla fine del 1910. E grazie a Cezanne, all'inizio degli anni '20 raggiunse uno stile proprio: indipendenza del colore dal disegno, semplificazione delle forme in una composizione che rifiutava ogni prospettiva classica, colori piatti esaltati da un disegno vibrante e rapido.

Raoul Dufy, Bateaux à quai dans le port de Marseille, 1908Photo © Centre Pompidou, MNAM-CCI, Dist. RMN-Grand Palais  Jean-François Tomasian, © Adagp, Paris, 2022

Raoul Dufy, pittore, illustratore e altro ancora

Insieme ai dipinti, ad olio e ad acquarello, la mostra presenta disegni, incisioni, ceramiche e altro ancora.

Raoul Dufy, La coupe bleue, 1938, faïence stannifère, Photo © Centre Pompidou, MNAM-CCI, Dist. RMN-Grand Palais  Jacqueline Hyde ; © Adagp, Paris, 2022

Merita di soffermarsi il pregevole lavoro illustrativo di Dufy, di rara delicatezza. Il suo talento di disegnatore e colorista è evidente in Pour un herbier di Colette, Les nourritures terrestres di André Gide, Le Bestiaire di Guillaume Apollinaire e Vacances forcées di Roland Dorgelès.

Da notare che proprio alcuni dei libri illustrati dall’artista ne prolungano il dialogo con la Provenza. Accade, ad esempio, con La Belle Enfant o L'amour à quarante ans di Eugène Montfort, e con il celebre romanzo di Alphonse Daudet Tartarin de Tarascon.

Raoul Dufy, Bouquet d'iris et de coquelicots, vers 1948, photo Paris Musées  Musée d'Art Moderne © Adagp, Paris, 2022

Dal blu all’arcobaleno, dall’oceano alla Provenza

Il paesaggio marittimo fu sempre uno dei soggetti preferiti da Dufy, che lo associava al tema delle bagnanti (ulteriore testimonianza del fatto che Dufy accettò e abbracciò la lezione di Cezanne), delle feste nautiche, delle barche…

Non a caso, il pittore è molto conosciuto per i suoi paesaggi marini della Normandia (ma ne ha dipinti anche in Provenza), dove ha riprodotto spiagge e località estive in quadri di ispirazione impressionista e fauvista.

Raoul Dufy, La Grande Baigneuse, 1913, photo © Christie's Images  Bridgeman Images ; © Adagp, Paris, 2022

Profondamente legato all'oceano, Raoul Dufy arricchiva le sue opere con tutte le sfumature di blu, dal ceruleo al cobalto al profondo blu oltremare.

Fu durante un soggiorno in Provenza che la sua tavolozza si arricchì delle tonalità e della luce del Sud attraverso le ocre, i verdi e i rossi dei paesaggi di Estaque, Marsiglia, La Ciotat, Martigues o Vence. I toni caldi dell'arancione permeano anche le viste interne, che rivelano quanto il clima meridionale abbia influenzato la sua comprensione del colore.

Raoul Dufy, Paysage de Provence, 1905, photo Paris Musées Musée d'Art Moderne © Adagp, Paris, 2022

Hôtel de Caumont-Centre d'Art
Raoul Dufy, l'ivresse de la couleur
6 maggio-18 settembre 2022
10h-19h, ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
3, rue Joseph Cabassol, 13100 Aix-en-Provence (1 minuto a piedi dal Cours Mirabeau)
+33 (0)4 42 20 70 01
message@caumont-centredart.com

Immagine dell'intestazione: Raoul Dufy, Régates, 1935, photo Paris Musées Musée d'Art Moderne © Adagp, Paris, 2022

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