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Il grande ritorno dei templari a Biot

Il grande ritorno dei templari a Biot

Biot e i Templari, tre giorni di festa e una ricostruzione puntuale: ritorno al Medioevo in piena regola.

Biot e i Cavalieri Templari entrano nel XXI secolo

Il 31 marzo e l’1 e 2 aprile 2023 saranno giorni molto particolari per Biot e i suoi abitanti. Dopo anni di interruzione dovuti alla crisi sanitaria e ai relativi problemi di assembramento, infatti, riprenderà la manifestazione “Biot e i Templari”, la grande rievocazione storica a cui la cittadina ha dato vita nel 2009.

Perché proprio il 2009? Per celebrare l’ 800° anniversario dell’atto di donazione del Conte di Provenza all’Ordine del Tempio. E – dato il successo della prima edizione che ha accolto più di 10mila persone – la città ha pensato di farne un'interessante consuetudine, particolarmente apprezzata dagli appassionati (che già nel 2014 erano diventati 50mila).

Nel 2023, per la prima edizione post pandemica dopo tre anni di astinenza forzata, Biot sta facendo le cose in grande e le attività in programma per i tre giorni di festa sono davvero tante: rievocazione storica, concerti, costumi, conferenze, fiaccolata, riproduzione di un accampamento del XIII secolo, passeggiate, spettacoli con il fuoco, tornei e iniziazioni al tiro con l’arco, laboratori medievali, mercato medievale, bancarelle di artigianato...

Biot, l'accampamento dei Templari, particolare

I momenti clou di Biot e i Templari 2023

Difficile, nell’ambito di un programma tanto ricco quanto articolato, identificare i momenti clou. Abbiamo quindi fatto appello agli organizzatori e abbiamo messo in fila quelli che in Francia si definiscono i Temps forts della manifestazione:

Venerdì 31 marzo – Grande serata di apertura

  • Apertura delle mostre (la mostra Biot e i Templari si inaugura il 3 marzo)
  • Sfilata di apertura
  • Incendio piromelodico della città

Sabato 1 aprile – Prima giornata di animazioni e spettacoli

  • Apertura del mercato medievale
  • Apertura degli accampamenti, delle taverne e dei laboratori artigianali
  • Conferenze degli storici più accreditati nello studio dei Templari
  • Ricostruzione dei combattimenti medievali
  • Dimostrazioni equestri, di falconeria e di tiro con l’arco
  • Animazione e spettacoli di danza e musiche medievali
  • Grande sfilata notturna alla luce delle torce
  • Ballo medievale

Domenica 2 aprile – Giornata di chiusura

  • Mercato medievale
  • Accampamenti, taverne e laboratori artigianali
  • Conferenze degli storici più accreditati nello studio dei Templari
  • Ricostruzione dei combattimenti medievali
  • Dimostrazioni equestri, di falconeria e di tiro con l’arco
  • Animazione e spettacoli di danza e musiche medievali
  • Chiusura di Biot e i Templari
  • Parata delle truppe

Il programma integrale della manifestazione, gli orari e altre informazioni pratiche sono disponibili all' Ufficio del Turismo di Biot.

Biot, la sfilata dei Templari alla luce delle torce

In che modo i Templari hanno a che fare con Biot

La storia è lunga e forse è meglio partire dall’inizio e concedersi un po’ di ripasso, ma chi ha fretta di conoscere il legame tra i cavalieri e la città può andare direttamente qui.

Dunque, l’Ordine dei Cavalieri Templari è un ordine religioso e militare che ha operato nei secoli XII e XIII per accompagnare e proteggere i pellegrini diretti a Gerusalemme ed evitare che, lungo il tragitto, fossero vittime di esazioni, assalti e assassinii.

In particolare, l’Ordine dei Templari apparve nel XII secolo, dopo la presa di Gerusalemme da parte dei persiani e degli arabi nel 1099. In quei tempi di crociate, i pellegrinaggi in Terra Santa divennero pericolosi e i percorsi incerti. Per questo motivo, nel 1118, Hugues de Payns riunì i suoi compagni in un ordine chiamato I Poveri Cavalieri di Cristo, costituito appunto per assicurare la sorveglianza del percorso tra il “porto di sbarco” e Gerusalemme e vigilare così sulla sicurezza dei pellegrini.

Biot, i Templari si preparano al combattimento

Da Poveri Cavalieri di Cristo a Cavalieri Templari

Inizialmente concentrati in Oriente, i cavalieri furono molto apprezzati dal re Baldovino II di Gerusalemme. Il sovrano li accolse nel suo palazzo e donò loro il Tempio di Salomone: è così che i Poveri Cavalieri di Cristo divennero Cavalieri Templari.

Nel 1129 e nel 1140, furono stabilite in dettaglio le regole dell’Ordine. Tra l’altro, i cavalieri dovevano indossare un abito che li identificasse, costituito da una tunica bianca con una croce rossa sul cuore o sulla spalla.

In seguito, l’Ordine dei Cavalieri Templari si espanse grazie a numerose donazioni e a una rigorosa gestione del territorio.

I Templari si stabilirono quindi in alloggi, in seguito chiamati commanderies. Alla fine del XIII secolo, in Occidente ne esistevano già 9.000, di cui 3.000 in Francia; nel 1150, in Provenza si contavano 29 commanderies.

Nelle commanderies i Templari conducevano una vita monastica. Infatti, al di là della missione di protezione, non erano più soldati e avevano preso i voti di povertà, castità e preghiera.

Biot, l'abito dei Templari con la croce rossa su fondo bianco

I Templari e Biot

Nel 1209, il conte Alfonso II di Provenza concesse all’Ordine dei Templari un atto di donazione che autorizzava l’uso di parte delle terre di Biot. A Biot, i possedimenti del Tempio furono inizialmente gestiti dalla commanderie di Grasse, e solo nel 1233 i Cavalieri Templari si trasferirono nelli loro nuovi alloggiamenti, situati nell’antico castello di Biot: visibile ancora oggi, l’edificio è quello che separa la Place de l’Eglise dalla Place aux Arcades.

La commanderie di Biot era suddivisa nei soliti alloggiamenti dell’Ordine: la stanza del comandante, una grande sala, una cantina, una torre con una prigione, rimesse, stalle e grandi giardini con mandorli, fichi e viti. A ogni alloggio erano assegnati da due a quattro cavalieri, un cappellano, scudieri e fratelli servitori.

Biot, i Templari pronti a combattere

La Commanderie dei Templari di Biot

A differenza di altre, la commanderie di Biot metteva a frutto le proprie terre. I cavalieri impiegavano stagionalmente dei braccianti per i lavori del raccolto. Il reddito della commanderie era quindi molto più alto di quello di altri alloggiamenti.

Grazie alle donazioni, il territorio dei Cavalieri Templari di Biot crebbe, soprattutto dal 1226 al 1260. Le terre si estendevano da Villeneuve-Loubet a Les Clausonnes, passando per i terreni dell’attuale Golf di Biot.

I Cavalieri del Tempio formavano allora l’unità territoriale di Biot e gestivano una tenuta importante che suscitava invidie e cupidigia.

Biot, che il torneo abbia inizio

Il declino dei Templari e la prigionia dei cavalieri di Biot

Agli abori del XIV secolo, i Templari d’Occidente divennero impopolari. Sebbene rispettassero la vita e le regole monastiche, molti erano accusati di vivere nell’opulenza grazie alle ricchezze accumulate con le donazioni.

Nel 1307, i Templari furono arrestati per ordine del re Filippo il Bello, che progettava di distruggerli per ottenere le loro ricchezze.

Poiché Biot, situata in Provenza, non dipendeva dall’autorità reale, i cavalieri di Biot furono arrestati più tardi, solo tre mesi e mezzo dopo gli arresti in Francia, per ordine di Carlo II lo Zoppo, conte di Provenza, e imprigionati a Perthuis.

In seguito agli arresti, Papa Clemente V assegnò le ricchezze dell’Ordine del Tempio agli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, che divennero Cavalieri di Malta nel 1530. Ma questa è un'altra storia.

Il castello dei Cavalieri di Malta