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Graffi d'amore, graffi di libertà

Graffi d'amore, graffi di libertà

“Un amore di graffiti”, allo Château d’If dal 14 febbraio al 4 novembre.

Segni di amore, di libertà, di amore per la libertà. Segni gridati, incerti, netti, abbozzati. Tracciati da chi ha voluto lasciare il ricordo di una presenza o di un passaggio. E delle ragioni che l’hanno portato allo Château d’If, l’antica prigione che si erge sull’isola omonima davanti a Marsiglia.

Un amore di graffiti: molto più di una mostra

Dal 14 febbraio al 4 novembre, sono le tracce degli autori di graffiti, anonimi e non, a farci scoprire con un approccio nuovo un monumento che ha 500 anni. E un luogo che regala una delle più belle viste in assoluto sulla capitale della Provenza.

Parlare di mostra sarebbe riduttivo: “Un amore di graffiti” è all’incrocio di due percorsi culturali che hanno dimensioni molto più ampie: “Sur les murs, Historie(s) de graffiti” attraversa la Francia raccontando luoghi e storie attraverso i segni lasciati sui muri; “MP 2018 Quel amour!” è il filo rosso che lega un’offerta culturale di 450 eventi sul tema dell’amore tra Arles, Aubagne, Istres, Marsiglia, Martigues e Salon-de-Provence.

Château d'If, veduta dall'alto © CMN Paris

Graffiti e arte contemporanea

Da febbraio a novembre, completeranno l’offerta culturale dello Château d’If tre interventi, espressione dell’arte contemporanea d’Oltralpe.

Madame (Moustache), nota nel mondo della street art per i suoi collage, realizzerà due installazioni a partire dai graffiti già presenti nel Castello: la prima, visibile da febbraio, darà corpo all’esasperazione dei sentimenti causata dall’isolamento della prigionia; la seconda, da aprile, si concentrerà sul tema del tempo.

Dal 14 aprile al 4 novembre, l’artista plastica Marie Chené, con il suo intervento poetico “Mot d’angle”, coglierà tutte le opportunità che il monumento offre per scrivere: un’esplorazione del luogo e del linguaggio che vedrà le parole espandersi nello spazio.

Nello stesso periodo il collettivo Oucarpo (Ouvroir de cartographie potentielle) – che riunisce cartografi, poeti, artisti e ricercatori strizzando l’occhio alla sperimentazione letteraria dell’Oulipo – coinvolgerà invece il pubblico in un mondo poetico, ispirato dai graffiti del monumento.

Château d’If, un monumento che vive

Il perché di “Un amore di graffiti” sta nella missione del Centre des Monuments Nationaux, il ‘braccio destro’ del Ministero della cultura e della comunicazione che da molti decenni si prende cura dello Château d’If: conservare, restaurare e manutenere i monumenti posti sotto la sua responsabilità, animarli e aprirli alle visite del pubblico, e fare in modo che siano parte attiva della vita culturale e dello sviluppo del turismo della Francia.

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