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Viaggio al centro della terra in Provenza

Viaggio al centro della terra in Provenza

Fresco fresco delle mie brame. Qual è la grotta più fresca del reame?

Nelle grotte provenzali in cerca di refrigerio

Caldo, afa o canicule, come la chiamano i francesi? Se il termometro raggiunge temperature troppo elevate, in Provenza è possibile trovare refrigerio... sottoterra.

Nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra le grotte accessibili in totale sicurezza sono numerose e riservano non poche piacevoli sorprese.

Sfumature viola nel cuore della terra

Frescura e spettacolo in Provenza

Tanto per cominciare, nelle grotte provenzali la temperatura si attesta in genere sui 13/15 gradi, che in piena estate è un bel sollievo ai colpi infuocati del solleone.

Inoltre, seguendo una guida esperta o le segnalazioni dei percorsi, al piacere del fresco si somma lo spettacolo: quello naturale, offerto dalla conformazione delle grotte, e quello “artificiale” che, attraverso sapienti giochi di luci, immagini e suoni, in molti casi rende l’esperienza ancora più immersiva e coinvolgente.

Le grotte, dunque, sono un’alternativa interessante per passare qualche ora al fresco e al riparo dei raggi del sole.

Come un ricamo

Grotte, istruzioni per l’uso

Le temperature interne alle grotte richiedono un abbigliamento adeguato, ma non è l’unica attenzione da avere. Ad esempio, è bene (e in qualche caso è esplicitamente richiesto) dimenticare sandali e infradito e dotarsi di scarpe chiuse, meglio ancora se con una suola antiscivolo.

Altra accortezza, è opportuno verificare a partire da quale età sono ammessi i bambini (in alcuni casi anche i passeggini potrebbero essere vietati; meglio comunque fare ricorso a un marsupio) e se l’accesso è consentito agli amici a quattro zampe che viaggiano con noi.

Quanto alle regole di prevenzione del  Covid-19, le visite vanno prenotate e l’uso della mascherina è obbligatorio dagli 11 anni in su.

Va da sé, infine, che le grotte sono inadatte, se non addirittura impraticabili, per le persone con difficoltà motorie.

Il paziente lavoro sotterraneo della natura

Baume Obscure, la grotta senza ritorno

In pieno Parco Naturale Regionale delle Préalpes d'Azur, l’ingresso della grotta della Baume Obscure si nasconde nel cuore di un vasto altopiano calcareo boscoso ai margini della gola dell'Alta Siagne.

Lo si raggiunge in auto percorrendo una piacevole strada circondata dai boschi che sbuca in un sito incantevole dal punto di vista naturalistico: una passeggiata in superfice prima di addentrarsi nel ventre della terra permette di scoprire una zona carsica incontaminata, dove il bianco del calcare interrompe a tratti il verde della vegetazione.

La visita alla grotta della Baume Obscure è un viaggio di sola andata. Si entra dalla grotta dei Cipressi, si scende fino una profondità di 60 metri e si torna alla luce del sole, dopo un percorso sicuro di circa 700 metri, dalla grotta della Loube.

Un sistema audio-guidato permette ai visitatori di seguire tutto il percorso, scandito da animazioni sonore e luminose, e commentato dalla voce di un geologo (anche in italiano): un’esperienza sensoriale che valorizza con sottili giochi di luci e ombre le gallerie sotterranee e le “stanze”, rivelando forme e colori della pietra calcarea. La grotta sembra prendere vita.

N.B. 200 gradini a scendere e 235 a salire richiedono una buona condizione fisica.

Grotta della Baume Obscure - Immagine Grotte de la Baume Obscure

Grotte de la Baume Obscure
St Vallier de Thiey (Alpes-Maritimes)
+33 (0)4 93 42 61 63

Saint-Cezaire, un dono dello scorrere delle acque e del tempo

A circa quindici minuti da Grasse e a quasi 40 metri sottoterra, la grotta di Saint-Cézaire è aperta al pubblico dal 1° febbraio all'11 novembre. Non avremmo il piacere di visitarla se nel 1890 un contadino della zona non avesse dato una picconata nel punto giusto, scoprendo, è il caso di dirlo, un'eccezionale ricchezza di concrezioni e forme di sorprendente bellezza.

La visita guidata, con commento in francese e in inglese, si dipana per 200 metri tra drappeggi, stalattiti e concrezioni dalle forme più curiose.

Un’illuminazione studiata e discreta mette in evidenza  la colorazione rosa e viola delle colonne, mentre un accompagnamento sonoro infonde magia all’atmosfera del luogo. Un effetto che può contare sulla bellezza di una natura lavorata dallo scorrere delle acque e del tempo, ma anche sul contributo della nostra fantasia, che ci porta a vedere nelle forme e nei volumi svariate figure: uccelli maestosi, stelle, coralli, meduse, un teschio e perfino un sorprendente scheletro… calcareo.

L'accesso alle gallerie è all'interno di un apposito edificio. Da qui, “stanza” dopo “stanza”, scopriamo i paesaggi sotterranei senza correre il rischio di perderci. Potrà invece accaderci una volta usciti: fuori dalla grotta di Saint-Cézaire ci attende un parco alberato di 5 ettari.

Grotta di Saint-Cezaire - Immagine Wikipedia

Grottes de St Cezaire
St Cezaire Sur Siagne (Alpes-Maritimes)
+33 (0)4 93 60 22 35

Villecroze, le grotte trogloditiche dei monaci

Formatesi 700.000 anni fa alla fine dell'ultima glaciazione locale, le grotte di Villecroze sono il risultato di una lenta calcificazione di piante e muschi da parte di un'immensa cascata, ricca di calcare, che ha ricoperto tutta la falesia attuale. La roccia che si è formata in questo modo, il tufo, è il risultato della fossilizzazione di queste piante.

In tempi ben più recenti le grotte e gran parte dei terreni intorno al villaggio appartenevano ai monaci benedettini dell'abbazia di Saint-Victor di Marsiglia: nel X secolo utilizzavano le grotte, ancora allo stato naturale, come rifugio per proteggersi dalle incursioni dei saraceni.

Nel 1500 i monaci si traferirono alle isole di Lérins e cedettero le grotte al signore della valle, Nicolas d'Albertas, che intraprese lavori di fortificazione e abbellimento del sito: ancora oggi convivono eleganti bifore e feritoie difensive.

Di proprietà del Comune, grazie alla combinazione delle loro caratteristiche storiche e geologiche oggi le grotte di Villecroze sono classificate tra i Siti e Monumenti Naturali di carattere artistico.

Grotta di Villecroze - Immagine Villecroze Tourisme

Grottes de Villecroze
Villecroze (Var)
+33 (0)4 94 67 50 00
Prenotazioni: +33 (0)4 94 70 63 06

Viaggio nel tempo nelle grotte di Thouzon

Se oggi possiamo visitare le grotte di Thouzon è davvero un caso fortuito. Situate nelle fondamenta calcaree di un tumulo testimoniale, le grotte furono scoperte casualmente a seguito di un'esplosione, il 23 gennaio 1902, durante lo sfruttamento di una cava. Gli operai che entrarono attraverso l'apertura che si formò in quell’occasione parlarono di un enorme corridoio con "migliaia di cannucce appese al soffitto, che lasciavano passare l'acqua".

Da allora, le grotte di Thouzon sono rimaste intatte grazie al loro immediato sviluppo come luogo di interesse speleologico e turistico.

Il percorso all’interno delle grotte costeggia il letto fossile di un antico fiume sotterraneo e, seguendo una guida, è possibile ammirare una grande varietà di concrezioni: i “pezzi” più interessanti sono le stupefacenti stalattiti gialle e dorate della cosiddetta Sala della Fistola, punto culminante della visita: alcune raggiungono la lunghezza di due metri, un capolavoro della natura.

Grotte di Thouzon - Immagine Avignon Tourisme

Grottes de Thouzon
Le Thor (Vaucluse)
+33 (0)4 90 33 93 65
grottesdethouzon@wanadoo.fr
GPS: N: 43° 56′ 56” – E: 4° 59′ 21″

La grotta dell’Osservatorio a Monaco

Una delle grotte più celebri dell'entroterra della Costa Azzurra è la grotta dell’Osservatorio a Monaco, che deve il suo nome alla presenza di un piccolo osservatorio astronomico.

Posta alla base della falesia del Jardin Exotique, attualmente non è visitabile in attesa dei lavori rimandati a causa del coronavirus. L’auspicio è che presto possa tornare a proporre visite guidate per ammirare le caverne ornate di stalattiti e stalagmiti, drappeggi e colonne di pietra: veri e propri merletti minerali che ornano le caverne scavate da un’acqua ricca di gas di carbone.

Accanto alla grotta, il Museo di Antropologia Preistorica contiene i reperti che attestano la presenza dell’uomo nella grotta fin dalla preistoria.

Grotta dell'Observatoire - Immagine Jardin Exotique de Monaco

Grotte de l'Observatoire
Jardin Exotique de Monaco
 62, Bd du Jardin Exotique
Monaco
+377 93 15 29 80
jardin-exotique@mairie.mc