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Tra il sacro e il profano: la messa dei tartufi a Richerenches

Tra il sacro e il profano: la messa dei tartufi a Richerenches

Se l’inaugurazione del mercato dei tartufi è una data importante, il momento top della stagione è la terza domenica di gennaio.

Il 19 gennaio 2020, a Richerenches, si svolge una funzione religiosa molto particolare.

La messa dei tartufi

Con questa cerimonia gli abitanti di questo villaggio del Vaucluse rendono omaggio a Sant’Antonio il Grande, patrono dei tartuficultori. E celebrano il diamante nero di Provenza, ai limiti della venerazione.

La messa ha due particolarità: la prima è l’omelia, rigorosamente in lingua provenzale; la seconda è la questua: invece delle solite monete, i fedeli lasciano cadere nei cesti i pregiati tuberi freschi!

La celebrazione è così affollata che non tutti riescono a trovare posto tra i banchi della chiesa. Ma da qualche anno a questa parte la comunità di Richerenches si è attrezzata: per chi non trova spazio nella Casa di Dio, la messa è proiettata su mega schermo nella Casa dei Templari, come un match OM-PSG.

Dopo il rito della pesatura, a tavola!

Dopo che la corale ha eseguito i canti religiosi e sono riecheggiate le trombe da caccia, i membri della Confrérie de la Truffe Noire (che a Richerenches ha anche la sede), in tenuta da grandi occasioni, escono dalla chiesa. È all’esterno, infatti, che procedono alla pesatura dei tartufi raccolti come offerte. Poi si dirigono verso la piazza del municipio, dove i diamanti neri vengono messi all’asta.

Terminata l’asta dei tartufi, tutti i presenti sono invitati a condividere un aperitivo conviviale, mentre il grande pranzo gastronomico a base di tartufi proposto dalla Confraternita è un evento molto più esclusivo: i posti sono limitati e le richieste numerosissime. Per riuscire a prendervi parte bisogna prenotare tre o quattro mesi prima!