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La colonna sonora della Costa Azzurra

La colonna sonora della Costa Azzurra

Una playlist tutta da ascoltare, sulla scorta dell’immaginazione o della nostalgia.

Chiudiamo gli occhi. È estate, saliamo sulla decapottabile, mettiamo in moto, accendiamo la radio e…

La playlist della Costa Azzurra

Una playlist un po’ sui generis da ascoltare per viaggiare con la mente lungo le strade della Costa Azzurra da Nizza a Saint-Tropez, passando per Cannes e Antibes, con qualche puntata nei villaggi dell’entroterra, come Grimaud, Saint-Paul-de-Vence e Peille.

Per confezionarla abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta: si fatica a tenere il conto dei protagonisti del panorama musicale che si sono innamorati almeno una volta della riviera francese, dalle località più conosciute agli angoli più intimi e nascosti.

Antibes, place De Gaulle © D. Vincendeau

La Costa Azzurra nelle canzoni

Da Charles Trenet a Laurent Voulzy, da Léo Ferré a Les Chats Sauvages, da Brigitte Bardot ad Alain Delon… Qualcuno è nato qui, all’anagrafe o artisticamente; altri vi sono approdati nel corso della vita o della carriera artistica. Tutti hanno dedicato alla Costa Azzurra almeno una canzone.

Le abbiamo rintracciate su YouTube scegliendo a volte le versioni ufficiali e a volte video – anche amatoriali – rappresentativi delle diverse località, delle ambientazioni e delle atmosfere del tempo.

Cannes, veduta aerea © Kelagopian

Peille, Léo Ferré

À Peille, je m'en vais pour laisser mon passé / Chaque fois que j'y passe, j'en reprends un morceau…

Il nostro itinerario parte da Peille, uno dei gioielli dell’arrière-pays di Mentone.

Nel villaggio medievale, abbarbicato alla collina e circondato da boschi di querce e pini marittimi, vive per qualche tempo Léo Ferré.

Lo chansonnier monegasco dedica al borgo Peille: nel brano inserisce le persone che gli sono più care e i luoghi che frequenta. Alcuni sono tuttora in auge.

Nizza, Dick Rivers e Julien Doré

Si t'avais goûté / A Nice baie des anges en plein été / Avec tous ces anges à tes cotés / Tu n'pourrais plus rêver

Qualche tornante e qualche chilometro di strada e siamo a Nizza.

Nel 1984 Dick Rivers, pettinatura alla Elvis e voce da crooner, compone Nice baie des anges e vi riversa ondate di nostalgia per la sua giovinezza: tempi spensierati e un po’ ribelli, bande di ragazzi rockettari con quel tanto di spacconaggine che si addice ai diciottenni di fine anni ‘50.

Ma dov’è la Baia degli Angeli? Si estende dal lato ovest di Nizza fino al Cap d’Antibes, costeggiata dalla Promenade des Anglais per un tratto e dal Quai des États-Unis per il successivo. Con gli hotel da mito alle spalle e la spiaggia sotto il sole del Mediterraneo, a distanza di 70 anni, il suo fascino è intatto.

On est cap ou on est pas cap / Alors je danse, je jouis et je pleure aussi et je rate ouais / des fois je rate aussi…

Nel 2011 Julien Doré intitola a sua volta Baie des anges un pezzo autobiografico, ma stavolta Nizza non c’entra. Nessun riferimento ‘geografico’ e un genere agli antipodi da quello del brano quasi omonimo: decisamente più intimista e in qualche modo estremo. Curiosità: anni prima, Rivers e Doré avevano registrato insieme il titolo Africa.

Altre latitudini.

Saint-Paul-de-Vence, una playlist dedicata

Lasciamoci alle spalle Nizza e Saint-Laurent-du-Var, e all’altezza di Cagnes-sur-Mer inoltriamoci nell’entroterra. Saint-Paul-de-Vence è lì, a un quarto d’ora dal mare, ed è forse la località canoramente più citata della Costa Azzurra.

Route des vacances / Qui traverse la Bourgogne et la Provence / Qui fait d' Paris un p'tit faubourg d'Valence / Et la banlieue d'Saint-Paul-de-Vence...

Charles Trenet (Nationale 7), Jean Ferrat (Les noctambules e Ma mome), Michel Sardou (La java de Broadway*), Pierre Barouh (Saint-Paul-de-Vence), Serge Reggiani (Saint-Paul-de-Vence). E ancora Julien Doré (Campari !), Marcel Mouloudji (Saint-Paul-de-Vence), Michèle Torr (Cette fille, c'était Moi), Isabelle Aubret (Saint-Paul-de-Vence)…

Che parlino d’amore o di estati piene di sole e di partite a pétanque, i brani che ricordano questo villaggio simbolo della Costa Azzurra sono così numerosi che l'Ufficio del turismo di Saint-Paul-de-Vence li ha riuniti in una playlist.

Saint-Paul-de-Vence e le sue mura © OT de Saint-Paul de Vence - Photographe Roland Michaud

Antibes, Sidney Becket e Claude Nougaro

La piazza e le stradine di Saint-Paul hanno uno charme fuori dal tempo, ma il richiamo del mare è irresistibile. E allora via, di nuovo in marcia per raggiungere Antibes e lasciarsi avvolgere dal suo fascino elegante e discreto al tempo stesso.

Nel 1952 Sidney Bechet – che guarda caso l’anno prima è convolato a nozze proprio qui con la sua vecchia fiamma Elisabeth Ziegler, con una cerimonia in pompa magna che ha coinvolto tutto il jet set della Costa Azzurra – dedica alla città Dans les rues d'Antibes: la sua Jazz & Blues Experience sbarca e sbanca sulla riva del Mediterraneo.

Que t'ont dit les marches quand tu chantais l'air / Et les volets verts se sont-ils ouverts ? / Le vert des volets devint-il du verre / Quand tu as chanté rue du Saint-Esprit ?

Nel 1966 Claude Nougaro canta

Dans le vieil Antibes, derrière la mer, il  a sa maison, rue du Saint-Esprit…

nella Chanson pour le maçon, dedicata all’amico poeta e maestro di vita Jacques Audiberti.

Cannes, Benjamin Biolay e Alain Delon

Quand vous recevrez / Ce petit billet / Ma chérie, ne le flanquez pas au panier / Ma lettre vous invite / A me suivre bien vite / A Cannes / Cet été…

Solo una manciata di chilometri separa l’eleganza signorilmente informale di Antibes da quella roboante di Cannes e delle sue passerelle.

A cimentarsi con A Cannes cet été ci ha già provato Henri Salvador, e perfino la Grand Orchestre du Splendid.

Ma quando lo fa Benjamin Biolay la trasforma in un successo: un destino quasi obbligato per una canzone che annovera tra i suoi autori lo scrittore Boris Vian.

Blanc et noir / Extérieur nuit, zoom sur la Jaguar / Comme au cinéma / Mise au point sur moi…

Ma chi meglio di una star per cantare la città del Festival e della Croisette?

L’emblema stesso del cinema francese: nel 1987 Alain Delon interpreta Comme au cinéma.

Non è né la prima volta che l’attore si lascia tentare dal canto (a dire il vero, quasi ‘parlato’) e non sarà l’ultima, ma certamente è la più ‘autobiografica’.

Grimaud

Pochi chilometri lungo la costa, una brevissima deviazione verso l’interno e arriviamo a Grimaud.

Je mets les gaz 300 chevaux, c'est le grand rodéo / C'est le soleil à Paris, on part à Grimaud / La copine elle sourie, elle dit plus un mot…

Da non confondere con Port-Grimaud, villaggio-porto costruito nella seconda metà degli anni ‘60 per gente benestante alla ricerca – oltre che di un alloggio confortevole – di un posto barca. Grimaud, invece, era qui già in epoca gallo-romana e guarda la sua metà moderna (il comune è uno solo) dall’alto di un balcone naturale, conservando intatta l’autenticità dei suoi edifici medievali.

A questa piccola gemma dell’entroterra della Costa Azzurra dedica una canzone, Grimaud appunto, Laurent Voulzy: una delle hit del suo album Coeur Grenadine.

Saint-Tropez

Sur la plage abandonnée / Coquillages et crustacés / Qui l'eût cru! Déplorent la perte de l'été / Qui depuis s'en est allé...

Di nuovo una discesa, di nuovo la costa. Quello che un tempo era un villaggio di pescatori diventa un mito, grazie al film di Roger Vadim Et Dieu créa la femme e alla sua protagonista, che di Saint-Tropez è divenuta icona e che tuttora vive in simbiosi con la città.

Nel 1963 è lei, Brigitte Bardot, tra i primi a omaggiare Saint-Tropez con una canzone, La madrague, che porta lo stesso nome della sua villa.

Twist à Saint-Tropez / Ca fait partie de l'ambiance / De Saint-Tropez / C'est là que commencent / Toutes les danses…

Ma la biondissima diva non è la prima in assoluto.

Nel 1961, infatti, l’hanno già fatto Les chat sauvages (il cui leader è il Dick Rivers di Nice baie des anges). 

In Twist à Saint-Tropez celebrano le notti folli di un’epoca che non sarebbe più tornata.

A St. Tropez / La luna si desta con te / E balla il twist / Contando le stelle nel ciel...

E non possiamo non citare, con un pizzico di nostalgia, una dedica tutta italiana a Saint-Tropez.

È Saint Tropez Twist di Peppino di Capri, uscita nell’anno successivo.

Spending money in a large amount / Hands in the air make you scream and shout / When we're in St. Tropez...

Quasi 40 anni dopo uscirà Welcome to Saint-Tropez dello svizzero DJ Antoine, con la complicità internazionale del rapper russo Timati e della cantante USA Kalenna Harper.

Un motivo che in patria diventerà disco di platino e che farà ballare l’intera Francia e molti altri Paesi.

Proprio come le sue notissime Vele, Saint-Tropez è sempre sulla cresta dell’onda.


Immagine della testata: Saint-Tropez © Jean Louis Chaix