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Cannes, il museo sotto il mare

Cannes, il museo sotto il mare

L’ecomuseo sottomarino di Cannes getta l’ancora al largo dell’isola Sainte-Marguerite.

Sainte-Marguerite e l’ecomuseo sottomarino di Cannes

Sainte Marguerite è la più grande delle Isole di Lérin nel golfo della Napoule di fronte a Cannes. Se fin qui doveva la sua notorietà alla vicinanza con la capitale francese del cinema e all’aver “ospitato” un prigioniero leggendario come l’Uomo con la maschera di ferro, d’ora in avanti offre un motivo in più per imbarcarsi sul traghetto che la collega alla terraferma.

È l’ecomuseo sottomarino di Cannes, che dista dalla riva di Sainte Marguerite poche decine di metri o, per essere più precisi, di bracciate. Se per visitare il museo sommerso non si paga il biglietto, infatti, per goderne appieno servono maschera e boccaglio. Ed è così che si potranno ammirare le opere subacquee che sono il suo fiore all’occhiello: sei statue realizzate da Jason deCaires Taylor, artista britannico di fama internazionale noto nel mondo intero anche per il suo impegno sociale e ambientale; le sue opere popolano le acque di Lanzarote, del Tamigi, delle Bahamas, di Cancún, di Oslo e di Granada (opera indicata dalla rivista National Geographic come una delle 25 meraviglie del mondo).

Cannes, ecomuseo sottomarino, l'immersione delle opere © J. deCaires Taylor

Le opere subacquee di Jason deCaires Taylor a Cannes

Innamorato di questi luoghi – i figli di Albione soggiogati dallo charme della French Riviera non si contano, fin dai tempi della Regina Vittoria –, Jason deCaires Taylor ha realizzato per il museo sei grandi sculture di circa due metri d’altezza e dieci tonnellate di peso ciascuna.

La tematica che le lega, scelta dallo scultore insieme al sindaco di Cannes David Lisnard, primo promotore e più convinto sostenitore dell’intero progetto, è quella della maschera: un soggetto che non solo evoca il misterioso personaggio rinchiuso nella prigione di Stato dell’isola Santa Margherita dal 1687 al 1698, ma che nello stesso tempo rende omaggio alle diverse trasposizioni cinematografiche delle sue vicende, in linea con il rapporto privilegiato tra la città di Cannes e la 7° arte.

Cannes, ecomuseo sottomarino, la posa delle opere © J. deCaires Taylor

Gli abitanti di Cannes ci hanno messo la faccia

L’idea di un legame profondo tra le opere e i luoghi ha reso forma anche attraverso la scelta dei soggetti raffigurati dalle statue.

Nell’estate 2018, in occasione di un’esposizione retrospettiva delle sue opere al Museo del Mare, Jason deCaires Taylor ha installato un atelier temporaneo presso il Forte dell’isola Santa Margherita e per tre giorni, insieme ai suoi assistenti, ha realizzato 45 calchi di visi di abitanti di Cannes, tutti rigorosamente volontari.

Tra questi, l’artista ha poi scelto sei volti rappresentativi dei tratti più diffusi tra la popolazione di Cannes: donne e uomini, dai 7 anni di Anouk, alunna di prima elementare, ai quasi 80 di Maurice, pescatore ancora in attività. Non personaggi, ma persone che si possono incontrare sott’acqua, ma anche in carne e ossa per le vie della città.

Cannes, ecomuseo sottomarino, le sculture si trovano da 3 a 5 metri di profondità © J. deCaires Taylor

La vocazione ecologica del museo sottomarino di Cannes

Realizzate in materiale ecologico, le statue favoriranno il ritorno della fauna e della flora subacquee che ripopoleranno progressivamente l’area intorno alle opere, riservata alla balneazione e ampiamente estesa per l’occasione.

«L’opera di Jason deCaires Taylor è un’opera forte, artistica ed ecologica, immersa in un contesto ambientale prezioso, in cui i fondali marini sono stati recuperati e sono ormai protetti», sottolinea il sindaco David Lisnard.

L’installazione delle sculture a Cannes consacra un’area di 29.000 m2 (nell’ambito di un sito classificato Natura 2000) e la riserva alla balneazione, ai nuotatori che arrivano dalla riva, ai pescatori e ai sub, e vietata invece all’ormeggio dei natanti. Obiettivo, preservare il duplice ruolo affidato all’ecomuseo anche attraverso la scelta dei materiali e dei trattamenti utilizzati per le sculture: da un lato, costituire un habitat favorevole al riparo e alla proliferazione della biodiversità marina, e alla scoperta della vita della flora e fauna sottomarine; dall’altro, sensibilizzare il grande pubblico rispetto alla necessità di preservare questo ecosistema.

Cannes, ecomuseo sottomarino, le statue fungeranno da riparo alla fauna e alla flora marina © J. deCaires Taylor