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Grasse, città di profumi e delitti

Grasse, città di profumi e delitti

È a Grasse che Jean Baptiste Grenouille, ne “Il profumo” di Patrick Süskind, riconosce il profumo perfetto, capace di suscitare l'amore in chiunque lo odori. E per ottenerlo si macchia dei crimini più atroci.

All’altro limite della grande conca, a forse due miglia di distanza, sulle ripide montagne, era adagiata, o per meglio dire incollata, una città. Vista da lontano non dava l’impressione di particolare grandiosità. Non c’era duomo possente che svettasse al di sopra delle case, ma soltanto un piccolo cono di campanile, non c’era una rocca dominante né un edificio sfarzoso che colpisse l’attenzione. Le mura apparivano tutt’altro che imponenti, qua e là le case sporgevano fuori dalla loro cerchia, soprattutto in basso verso la pianura, e conferivano a tutto il circondario un aspetto un po’ logoro. Era come se quel luogo fosse stato già troppe volte conquistato e poi sbloccato dall’assedio, come se fosse stanco di opporre una vera e propria resistenza nei confronti di intrusi futuri… ma non per debolezza, bensì per indolenza o addirittura per un senso di potenza. Era come se non sentisse la necessità di fare sfoggio di sé. Dominava la grande conca profumata ai suoi piedi, e questo sembrava bastargli


È Grasse, così come si offre allo sguardo di Jean Baptiste Grenouille, il protagonista de Il profumo di Patrick Süskind.

Quella città era la Roma dei profumi, la terra promessa dei profumieri, e chi non si era guadagnato i galloni a Grasse non portava a buon diritto il nome di profumiere

Grasse, vasi da profumeria - Foto © OT Grasse

Ma poco importano i galloni a Grenouille,

…venuto perché sapeva che lì si potevano imparare alcune tecniche per estrarre il profumo meglio che altrove. E di queste voleva impossessarsi, perché gli serviano per i suoi scopi

Quali scopi? E a quale prezzo? Possedere il profumo perfetto, quello di una fanciulla con i capelli rossi e la pelle di un bianco abbagliante. A costo di uccidere. E noi? Possiamo seguirlo nel suo vagare per la città senza diventare suoi complici? Entriamo insieme a lui nell’osteria di place des Aires per rifocillarci dopo un lungo cammino. Lasciamoci guidare dal suo olfatto prodigioso per capire qual è il palazzo, all’inizio di rue Droite, in cui vivono Laure, la giovane a cui il criminale cercherà di carpire il profumo, e il padre, Antoine Richis, che a sua volta farà di tutto per proteggerla. Arriviamo alla porte des Fénéants, dove il profumo di lei svanisce, sopraffatto dagli effluvi nauseabondi dei vicoli. Andiamo anche noi a bottega della vedova del maître parfumeur Honoré Arnulfi, in rue de la Louve. Facciamo un salto ai Quatre Dauphins a bere un bicchiere di vino. Intrufoliamoci all’ospizio della Charité, dove Jean Baptiste si rifornisce di quanto gli serve per i suoi esperimenti.

Grasse, raccolta dei fiori - Foto © Antoine e Marta Konopka - OT Grasse

Grenouille lascia Grasse quando Richis, nel tentativo di proteggere Laure fino al momento del matrimonio con il figlio del barone di Bouyon, allestisce una piccola carovana per condurla al convento di Saint Honorat, nella più piccola delle isole Lérins,

...che assieme al penitenziario di Château d’If e al carcere statale dell’isola di Sainte-Marguerite era senz’altro il luogo più sicuro della Provenza

Sarà davvero cosi?


Il profumo, di Patrick Süskind (tradotto da Giovanna Agaglio), è edito da TEA (collana TEA Tandem).

 

Immagine della testata © Antoine e Marta Konopka - OT Grasse